Masi Agricola sbarca nell’Oltrepò Pavese. La società radicata in Valpolicella Classica e quotata sull’Euronext Growth Milan ha infatti annunciato la firma di un contratto preliminare per acquisire il 100% della Società Agricola Casa Re, di proprietà della famiglia Casati e titolare dell’omonima azienda vitivinicola a Montecalvo Versiggia, nell’Oltrepò Pavese, alle porte di Santa Maria della Versa.
“Sbarcare nell’Oltrepò Pavese – commenta Federico Girotto, amministratore delegato di Masi – rappresenta uno ‘sconfinamento coerente’ dal territorio delle Venezie, che sono e restano la nostra area elettiva: abbiamo individuato infatti la complementarità strategica dell’Oltrepò Pavese, emblematico del Metodo Classico italiano, con altre espressioni di un versante spumantistico sempre più significativo nella gamma di etichette del Gruppo Masi, come Canevel a Valdobbiadene e Conte Federico Bossi Fedrigotti in Trentino, per generare sinergie e creare potenziali aree di crescita”.
Tenuta Casa Re è composta da 13 ettari vitati a corpo unico, prevalentemente impiantati a Pinot Nero, a cui si aggiungono svariati fabbricati a destinazione sia produttiva che ricettiva, e una villa in stile Liberty.
Il contratto definitivo verrà siglato a gennaio 2024 ma, nel frattempo, Masi prenderà in gestione diretta le attività viticole di Casa Re al termine della corrente annata agraria.
Dopo aver archiviato il 2022 con un fatturato di circa 75 milioni di euro e un ebitda margin del 18% circa, Masi ha registrato nel primo semestre del 2023 ricavi netti per 33,1 milioni di euro, in diminuzione del 10,4% (-8,4% a cambi costanti), un ebitda di 5,5 milioni (8,4 milioni nello sesso periodo del 2022), un ebit a 3,4 milioni di euro (6,2 milioni lo scorso anno) e un utile netto di 1,8 milioni (4,1 milioni nel 2022).
“Registriamo un netto cambiamento – iniziato peraltro alla fine dello scorso anno – nell’attitudine della clientela, soprattutto estera, rispetto agli approvvigionamenti nel segno di una crescente prudenza e di un ritorno al ‘just in time'”, commenta Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola. “Come era prevedibile, ora il trend è l’alleggerimento delle scorte per fronteggiare sia l’aumento dei tassi di interesse, sia un consumo visibilmente rallentato. Fenomeni di contesto e pertanto non controllabili, come la pressione inflattiva che pesa sulle famiglie e una certa preoccupazione generalizzata, anche per la persistenza di problematiche geopolitiche, uniti alle condizioni meteo abbastanza avverse al turismo e non solo, ci portano a essere cauti nelle aspettative per il secondo semestre”. Nonostante ciò, “non cambia la strategia: posizionamento premium, contatto sempre più diretto con il consumatore finale e omnicanalità distributiva”.