Primo semestre in velocità per Masi Agricola che archivia il periodo con un utile netto quasi raddoppiato a 4,1 milioni di euro, contro i 2,1 milioni dello stesso periodo nel 2021. L’ebitda è salito a 8,4 milioni di euro (5,4 milioni l’anno scorso) mentre l’ebit si è attestato a quota 6,2 milioni di euro (contro i 3,3 milioni dell’anno prima). L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 è risultato pari a 4 milioni di euro (2,7 milioni al 31 dicembre 2021 e 6,3 mln di euro al 30 giugno 2021).
Nei sei mesi sono cresciuti anche i ricavi netti, risultati pari a 36,9 milioni di euro (+26,2%), complice l’aumento in tutti i principali mercati dell’azienda: Italia (+39,7%), gli altri Paesi europei (+22,9%); le Americhe (+17,8%) e il resto del mondo (+53,9 per cento). All’interno di questi ultimi, si nota l’andamento della Russia che, “pur con uno stop nel mese di giugno più che recuperato a luglio”, ha visto il primo semestre 2022 sempre al disopra del 2021, beneficiando della maggiore stanzialità delle fasce di consumatori più high spending e di un maggiore potere di acquisto locale per effetto di un cambio euro/rublo meno penalizzante che in passato.
Soprattutto sui mercati d’oltreoceano, invece, si nota la tendenza “ad anticipare gli ordini di acquisto per premunirsi da eventuali aumenti di prezzo e per fronteggiare le accentuate difficoltà dei trasporti internazionali”, si legge nella nota ufficiale. “La normalizzazione di tale propensione potrebbe portare a un futuro storno del trend in essere”.
Hanno inoltre contribuito alla crescita nel semestre la “ripresa del business nel canale horeca, che nel complesso sta ritrovando smalto, pur se con significative oscillazioni infrasettimanali, con i centri metropolitani che ancora non lavorano a livelli pre-Covid e con l’hotellerie di lusso che registra tassi di occupancy generalmente ancora al disotto del pre-Covid”; così come il “graduale ritorno al funzionamento del canale Duty Free & Travel Retail”, il cui business “è ancora lontano dal pre-Covid, ma il primo semestre 2022 ha registrato un raddoppio sul controperiodo”. Di contro, il canale retail, “soprattutto nei Paesi che per la distribuzione del vino sono qualificabili come liberoconcorrenziali, ha invece conseguito un decremento, sostanzialmente dovuto al riorientamento del consumo verso l’Horeca. Idem l’online”.
“Nell’insieme – commenta Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola – abbiamo avuto un primo semestre 2022 molto buono, pur con tutte le rilevanti perturbazioni in corso nel contesto macroeconomico, geopolitico e sociale, che pongono alcuni seri interrogativi sul futuro”.