I vini della Maremma hanno messo per la prima volta un piede a Milano, facendo sistema e presentando Maremmachevini, la kermesse ideata nel 2016 per promuovere i vini della zona di Grosseto, durante un evento al Westin Palace in collaborazione con Ais Lombardia. L’obiettivo è promuovere la qualità dei vini doc Maremma Toscana, territorio variegato nel quale i grandi rossi autoctoni condividono gli spazi con ottime espressioni dei vitigni internazionali e con bianchi tipici come il Vermentino. “Per la prima volta, abbiamo esportato il nostro evento principale, Maremmachevini, nella città che per noi rappresenta il cuore d’Europa”, spiega a Pambianco Wine&Food il presidente del consorzio, Edoardo Donato. L’evento è andato in scena il 13 novembre con una delegazione di 31 produttori della doc e 88 vini esposti in degustazione. “Questa prima edizione è un’opportunità per andare ad intercettare la vasta platea di esperti, addetti ai lavori e appassionati che anima una Milano capitale economica, della moda, del design e del settore enogastronomico”
Che numeri ha il vostro consorzio?
Il consorzio di tutela nasce nel 2014, dopo aver ottenuto la doc Maremma Toscana, e conta oggi 272 aziende associate, di cui 194 viticoltori, 1 imbottigliatore e 79 aziende “verticali”. In tutto siamo a circa 5,5 milioni di bottiglie l’anno, prodotte in un territorio molto vasto che va dalle pendici del monte Amiata fino all’isola del Giglio, per 8.700 ettari complessivi di vigneto, dei quali 1.750 sono stati utilizzati per produrre i vini della denominazione durante la vendemmia 2016. Il territorio della Maremma è tra i più estesi e meno popolati d’Italia: domina la natura e tra noi produttori c’è una fortissima attenzione alle tematiche della sostenibilità e alla tutela della biodiversità.
Quali sono i momenti principali di promozione del territorio?
Oltre a Maremmachevini, che è il nostro evento locale di riferimento, dal 2016 abbiamo inaugurato un programma di presenza ai due principali eventi fieristici europei nel mondo del vino: Vinitaly a Verona e Prowein in Germania. Si aggiungono poi le anteprime toscane e i tour dei buyer internazionali nel nostro territorio.
E le strategie in termini di prodotto?
La Maremma è un territorio duttile e che si può esprimere al meglio senza fissare paletti. I vini rossi sono i più rappresentativi in termini produttivi, ma la nostra provincia è anche una delle più importanti a livello nazionale per il Vermentino, coltivato in quasi 700 ettari, di cui due aziende stanno sperimentando la spumantizzazione con metodo Charmat.
I grandi nomi che producono in Maremma?
Le grandi famiglie del vino italiano hanno già investito, acquistando tenute in provincia di Grosseto. Tra gli altri, lo hanno fatto Antinori con Le Mortelle, Frescobaldi con Tenuta Ammiraglia, Cecchi con Val delle Rose, Zonin con Rocca di Montemassi, Tommasi con Poggio al Tufo e altri ancora.