C’è un futuro per Acque Minerali d’Italia, holding della famiglia Pessina proprietaria dei marchi Norda, Sangemini e Gaudianello, da quasi un anno in procedura di concordato. Al salvataggio della società procederanno due fondi di investimento, l’americano Magnetar e l’italiano Clessidra. Come scrive Bebeez,i due fondi si sono impegnati ad acquisire l’80% delle quote attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale, per un importo complessivo compreso tra 48,5 e 50 milioni di euro, con il 20% del capitale che resterà alla famiglia Pessina.
I due fondi si erano già alleati per mettere al sicuro un’altra società legata al mondo food&beverage: si tratta di Sisma, società mantovana proprietaria del marchio di stuzzicadenti Samurai.
Nello specifico, l’impegno preso dai fondi e contenuto nel piano di concordato in continuità depositato da Acque Minerali d’Italia a fine dicembre 2020 prevede il versamento di 35 milioni da parte di Magnetar, che diventa azionista di maggioranza con il 56% delle quote azionarie, e di 15 milioni da parte di Clessidra, che otterrà il 24 percento. Il piano prevede anche che verranno rimborsati 64,4 milioni di euro su un debito complessivo pari a 187,5 milioni di euro.
La crisi di Acque Minerali d’Italia si era acutizzata durante il 2019, esercizio concluso dalla società con una perdita netta di 76 milioni a fronte di un fatturato di 102,5 milioni. A marzo, il tribunale di Milano aveva accolto “con riserva” la domanda presentata dalla società per la procedura di concordato preventivo.