L’ingresso nei mercati dell’est Europa sostiene i conti di Lungarotti. L’azienda leader nei vini “made in Umbria” rimedia al crollo (-90%) registrato lo scorso anno in Russia, da cui dipendeva circa il 5% del fatturato complessivo (pari a 11,4 milioni di euro, +2,7% sul 2013), con l’apertura di nuovi rapporti commerciali in Polonia, in alcune repubbliche ex sovietiche e in Paesi potenzialmente interessanti come la Turchia. “Credevamo nella Russia e avevamo investito molto in quel mercato – dichiara a Pambianco Wine l’amministratore unico Chiara Lungarotti – ma si è rivelato eccessivamente dipendente da fattori esogeni. Ad ogni modo, il 2015 è cominciato secondo le nostre aspettative e con un buon risultato anche nel mercato interno”. L’Italia, cresciuta lo scorso anno del 10%, resta la principale destinazione dei vini prodotti tra le tenute di Torgiano e Montefalco, che danno origine a 28 etichette complessive (tra cui spicca Rubesco Riserva Vigna Monticchio, all’ottavo posto tra i rossi italiani nella classifica di Gentleman/Mf che incrocia i risultati delle principali guide di settore) e a una produzione totale di 2,4 milioni di bottiglie. L’export genera circa il 40% delle vendite e ha come principali destinazioni la Germania, gli Usa, la Danimarca (mercato di straordinaria importanza per il vino Rubesco) e il Giappone. Gli obiettivi di espansione vertono ora sugli Stati Uniti, dove l’azienda sta per potenziare il canale horeca con i vini di alta gamma, seguendo l’esempio di quanto ha già fatto in Canada. La strategia commerciale si fonda sulla capillarità della penetrazione in alcuni mercati chiave e sull’identità di un prodotto che si identifica con il terroir umbro e con una produzione che dipende per il 95% da vigneti di proprietà, per un totale di 250 ettari vitati. Tra i nuovi progetti spicca quello sulla formulazione di un modello attendibile di previsioni meteo, necessarie per organizzare con più efficacia (anche economica) le lavorazioni in vigna, che l’azienda sta portando avanti con 3A – Parco tecnologico dell’Umbria, Ciriaf (dipartimento di ingegneria dell’Università di Perugia) e Horta (spin-off dell’Università Cattolica di Piacenza, leader in Italia nel settore fitopatologico). In ambito turistico e ricettivo, il gruppo Lungarotti ha inaugurato a Torgiano il suo primo wine bar, che si aggiunge al resort di lusso Le Tre Vaselle e all’agriturismo Poggio alle Vigne, tutti avviati nel paese dove ha sede l’azienda.