Un nuovo ristorante nel centro di Milano i cui ingredienti arrivano da fornitori situati a non più di un’ora di distanza. Si tratta di Horto, il format sviluppato da Osvaldo Bosetti e Diego Panizza che ha preso casa in via San Protaso 5 (zona Cordusio), all’interno del nuovo complesso multifunzionale The Medelan.
“Il nostro desiderio – spiega a Pambianco Wine&Food Panizza – era di portare a Milano una nuova realtà che potesse riscoprire il contatto con la natura, dal centro città e che, in ogni componente, potesse lavorare direttamente con il territorio locale con un’organizzazione sostenibile, volta a costruire una migliore qualità”. In questo senso è stato quindi formulato il concetto di ora etica, “la filosofia che valorizza il territorio con una filiera corta. Crediamo fortemente che ‘vicino c’è tutto’, e che ‘vicino’ sia pieno di ricchezze molto spesso dimenticate”.
E infatti, le materie prime sono stagionali e locali grazie alla collaborazione con fornitori “a non più di un’ora dal centro di Milano”, i cui prodotti vengono ritirati tramite la pianificazione di un solo mezzo di trasporto. Il pesce utilizzato è esclusivamente di lago mentre l’acqua viene affinata e non imbottigliata grazie alla tecnologia Bwt.
In questo quadro non poteva quindi mancare la collaborazione con lo chef tre Stelle Michelin nonché Stella Verde per la sostenibilità Norbert Niederkofler, a capo della direzione strategica e organizzativa della cucina. “Lavoro nell’hospitality da molti anni e ho sempre seguito con curiosità il lavoro di Niederkofler, considerandolo unico ed esemplare”, spiega Panizza. “Sono quindi andato al suo ristorante, come ospite, e ho presentato il progetto di Horto a Norbert”. La gestione quotidiana del ristorante è stata invece affidata all’executive chef e responsabile sviluppo menu Alberto Toè, mentre il il maitre è Ilario Perrot.
Il ristorante conta circa 200 coperti, tra terrazza e interni. “Abbiamo creato uno spazio a pianta aperta, ma facilmente customizzabile per le esigenze dei clienti e dei nostri partner: oltre alla vasta terrazza, abbiamo disegnato delle piccole alcove per incontri più intimi oppure dei grandi tavoli per pranzi e cene di gruppo”. Anche arredi e finiture, in materiali naturali e di recupero, seguono la filosofia dell’ora etica, così come le divise sono realizzate con tessuti riciclati prodotti in collaborazione con realtà emergenti.
Il ristorante prevede la chiusura domenicale (con la gestione dei diversi turni del team) e, dal 3 ottobre, al servizio serale, si aggiungerà anche quello per il pranzo.