Prima dell’ascesa all’olimpo di Massimo Bottura e della nuova generazione di chef italiani tuttora in auge, il Gambero Rosso di San Vincenzo (Livorno) era una delle mete fondamentali e imperdibili dell’alta ristorazione, probabilmente il miglior locale d’Italia assieme a quello di Vissani. Oggi il ristorante che fu diretto in cucina da Fulvio Pierangelini, chef da due stelle Michelin, è stato rilevato da Paolo Fiaschi, chef e contitolare (con i soci Gabriele e Giuliano Mannucci del Parchettificio Toscano) del Papaveri e Papere di San Miniato (Pisa).
La firma per rilevare il locale della costa livornese è stata siglata la scorsa settimana e l’apertura, secondo quanto riporta il quotidiano toscano Il Tirreno, è stata fissata per l’inizio di giugno. “È stata un’occasione – ha dichiarato Fiaschi – una scelta di pancia che io e i miei soci abbiamo preso in tre giorni, quasi senza pensarci. Quando ho iniziato a fare questo lavoro 21 anni fa, del resto, quel luogo rappresentava per me un modello da emulare ma comunque inarrivabile”.
La cucina che divenne famosa per i grandi piatti firmati da Pierangelini, come la celeberrima passatina di ceci con gamberi, sarà affidata da Fiaschi ai suoi allievi Teseo Geri e Fabrizio Marino.
Il nome scelto per l’ex Gambero Rosso è Papaveri e Mare, per sancire la continuità con il ristorante di San Miniato ma in chiave più marinaresca, come del resto sarà basata perlopiù su proposte di pesce la cucina del nuovo locale, con l’introduzione di uno o più piatti dedicati all’illustre predecessore Pierangelini che oggi, dopo aver abbandonato nel 2008 il suo ristorante, opera come creative director per il food del gruppo alberghiero Rocco Forte.