Vinitaly punta a ridurre ancora il numero di visitatori. Non è una follia, si tratta invece di una lucida strategia per rendere la fiera del vino sempre più professionale, qualificando la presenza di addetti ai lavori dentro i padiglioni fieristici e relegando la parte più “vivace” agli eventi previsti in città nel programma di Vinitaly and the city, che quest’anno si fa in quattro e dopo aver già conquistato il centro storico di Verona e di Bardolino, verrà esportato anche a Valeggio sul Mincio e a Soave.
“Siamo stati l’unico organizzatore fieristico ad aver dichiarato di voler decrescere nel numero delle presenze generiche, aumentando al contempo quelle professionali, e ad esserci riuscito”, ha sottolineato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, durante la presentazione a Roma dell’edizione 2018, la 52ª nella storia di Vinitaly. “Il lavoro non è ancor terminato, ma siamo sulla buona strada”. Nel 2015 furono 150 mila i visitatori, mentre l’ultima edizione si è chiusa a quota 128 mila.
A Veronafiere, dal 15 al 18 aprile e dopo l’anteprima ormai consueta del 14 aprile con OperaWine, esporranno più di 4.310 espositori per una superficie netta di 100 mila metri quadrati. L’evento si presenta come un unicum espositivo a livello internazionale grazie alla compresenza di Sol&Agrifood, salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, e di Enolitech, appuntamento internazionale con la tecnologia innovativa applicata alla filiera del vino e dell’olio. La capacità attrattiva della manifestazione è testimoniata dall’aumento del 25% del numero di espositori esteri presenti all’interno del padiglione International_Wine Hall e dal sold out degli spazi in quartiere avvenuto già a dicembre 2017.
Grandi attese sono riposte nell’arrivo di buyer esteri, a conferma di un trend ormai consolidato e che ha garantito lo scorso anno 48 mila presenze straniere, di cui oltre 30 mila erano compratori accreditati. “Sono circa 1.300 gli incontri già fissati tra aziende e buyer”, ha evidenziato il presidente Danese. Alla sempre più rilevante tendenza green saranno dedicate le aree VinitalyBio, salone del vino biologico certificato organizzato in collaborazione con Federbio, ViViT-Vigne Vignaioli Terroir in collaborazione con l’associazione Vi.Te e infine la collettiva Fivi per le aziende che fanno riferimento alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Quanto al digitale, sarà attivo da quest’anno Vinitaly Directory, portale web realizzato in tre lingue (inglese, cinese e italiano) e pensato per consentire un matching b2b tutto l’anno, progettato lungo la linea del nuovo sviluppo di servizi digitali previsto dal piano industriale. La directory online comprende già 13 mila vini e 4.319 espositori internazionali e il format comune mette in evidenza in maniera omogenea le informazioni richieste dai buyer per una conseguente selezione dei produttori, dalle fasce di prezzo ai territori di origine fino ai canali serviti e ai mercati di riferimento di quei vini.