Ampliamento aziendale in Franciacorta e ingresso nel capitale sociale degli importatori. Con queste due mosse Le Marchesine, azienda di 47 ettari e 450 mila bottiglie l’anno per un fatturato 2014 sui 3 milioni di euro, ha posto le basi per sostenere la crescita. “Stiamo per chiudere l’anno con un balzo del 15% e siamo tra i maggiori esportatori della nostra zona, con una quota del 23% sul fatturato complessivo” spiega Pambianco Wine l’amministratore Loris Biatta, che porta avanti l’azienda familiare fondata nel 1985 dal padre Giovanni avvalendosi del contributo dei figli Alice e Andrea. Per il raddoppio della superficie coperta sono stati stanziati tre milioni di euro nell’attesa che si concluda l’iter amministrativo per poter partire con i lavori, probabilmente da inizio 2016, in un terreno da 15 mila metri già acquisito e adiacente all’attuale stabilimento di Passirano (Brescia). <Nel giro di un anno e mezzo – continua Biatta, a Padova per partecipare all’evento Girovino organizzato all’enoteca La Moscheta – potremmo disporre di altri mille metri di cantina, che ci permetteranno di ottenere una capacità di stoccaggio di 3 milioni di bottiglie, oltre a una nuova e più ampia zona destinata a uffici, showroom, sala eventi e una parte a guest house. Si tratta di un investimento necessario per ottimizzare la gestione, assecondare la crescita produttiva e riportare in casa le 700 mila bottiglie attualmente depositate in magazzini esterni. Credo che ne deriverà anche un beneficio qualitativo, perché lavorare negli attuali spazi ristretti non è impresa facile>. L’altro aspetto innovativo è l’ingresso nell’azionariato degli importatori, strategia già avviata in Brasile dove la famiglia Biatta controlla il 40% della società che distribuisce i suoi vini e altri prodotti dell’enogastronomia italiana. <Stiamo chiudendo un’operazione simile in Messico – annuncia l’amministratore – e il prossimo passaggio riguarderà il Giappone, dove l’importatore ci ha chiesto esplicitamente di entrare con il 50% delle quote. L’esigenza nasce da loro, perché di fronte a programmi di crescita da 40 a 100 mila bottiglie l’anno come quello stabilito per il solo territorio nipponico, è lo stesso importatore ad aver bisogno di solidità economica e noi stiamo facendo la nostra parte>. I risultati? <Ottimi. In questi giorni il mio socio brasiliano sta definendo l’ingresso in Paraguay che è un mercato strategico per l’America Latina, un po’ come se fosse la loro Svizzera…>. Tra i vini prodotti da Le Marchesine spicca il cru millesimato Secolo Novo, una “chicca” da 10 mila bottiglie che esce solo nelle annate migliori.