Gruppo Cimbali arriva a casa. Con il suo brand Faema, la realtà attiva nella progettazione e produzione di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte e di attrezzature dedicate alla caffetteria ha fatto il suo ingresso nel settore home premium e small business, come ad esempio boutique, concept store, bistrot. Come spiegato a Pambianco Wine&Food da Maria Vittoria Rinaldi e Luigi Morello, rispettivamente product marketing manager traditional espresso machines e strategic and product marketing director di Gruppo Cimbali, il progetto di sbarcare nelle case delle persone era in cantiere da tempo, così da rispondere ai quei trend, sviluppatisi soprattutto in America, Australia e Uk, che vedono il consumatore più attento e volenteroso di scoprire il caffé e le sue qualità. Con la pandemia, il processo è stato accelerato e la nuova macchina Faemina è stata presentata in occasione della Milano Design Week.
Il gruppo ha quindi scelto la piazza italiana, che genera il 15% circa del fatturato del gruppo, per lanciare il nuovo prodotto che sarà disponibile in tutto il mondo, sia in store che online. Cimbali, di cui fanno parte i brand La Cimbali, Faema, Slayer e Casadio, opera infatti attraverso tre stabilimenti produttivi in Italia e uno negli Stati Uniti, a Seattle, impiegando complessivamente circa 700 addetti.
Firmata da ItalDesign, Faemina consente anche di preparare il cappuccino “come al bar”, spiega l’azienda, e dispone di un sistema di Up&Down brevettato e regolabile che permette di utilizzare tazze di varie dimensioni. Tramite l’app Be Faema è inoltre possibile impostare i parametri della nuova macchina, e fornisce inoltre un’occasione, anche per chi non possiede Faemina, di entrare a far parte di una community di coffee lovers.
Per quanto riguarda l’anno in corso, “gli ultimi mesi stanno registrando un momento positivo”, ha precisato Morello. “Gli ordini hanno ripreso a salire e c’è interesse per ciò che rappresenta una novità. Si sta inoltre allargando la forbice tra basso e alto di gamma, con quest’ultimo che non è in sofferenza”. Non a caso, è proprio nell’alto di gamma che si inserisce Faemina.