Settembre a Palermo inizia con l’apertura di uno spazio polifunzionale tra arte, cucina e vino a marchio Tasca d’Almerita in collaborazione con Fondazione Valsecchi. L’azienda vitivinicola siciliana ha inaugurato a Palazzo Butera un locale denominato Le Cattive, “caffè, vino, cucina” concepito come luogo dove degustare un calice di vino, locanda aperta da colazione a cena e infine come punto di riferimento per un calendario di attività culturali, dagli incontri alle mostre, fino alle presentazioni di libri.
Il nome Le Cattive richiama l’omonima Passeggiata sottostante la terrazza di Palazzo Butera, dove nell’Ottocento le captivae, vedove prigioniere del loro dolore, potevano passeggiare indisturbate. E proprio quella terrazza, nel quartiere della Kalsa, offre una delle vedute più suggestive della Cala, il porto antico della città. Il piano di recupero voluto dal gallerista milanese Massimo Valsecchi, che ha rilevato nel 2015 il palazzo dai discendenti dei principi di Butera, e dalla moglie Francesca, è stato dunque ultimato con il coinvolgimento di Tasca d’Almerita in un progetto condiviso per il rilancio culturale del capoluogo siciliano nell’anno in cui Palermo è capitale italiana della cultura. Fino a novembre, peraltro, la città ospita Manifesta 12, Biennale Nomade di Arte Contemporanea, di cui Tasca è tra i partner.
La direzione della cucina di Le Cattive è stata affidata allo chef-archeologo Daniele Olivastro, diplomato all’Alma di Colorno e formatosi anche a Londra alla corte di Heston Blumenthal. La sua missione sarà portare avanti l’idea gastronomica della famiglia Tasca: far diventare il locale una vetrina per un ideale viaggio culturale nella Sicilia enogastronomica.
Tasca d’Almerita oggi è un gruppo composto da cinque tenute per un giro d’affari 2017 di 22,3 milioni di euro e 600 ettari coltivati a vigneto. L’export genera il 53% del fatturato con la Germania primo mercato estero di destinazione. La ristorazione è un’attività già avviata nelle tenute di Regaleali e a Capofaro con Locanda & Malvasia.