Lavazza ordina una tazza di caffè francese. Il gruppo fondato a Torino nel 1895 ha infatti presentato un’offerta per l’acquisizione del 100% del capitale sociale della società d’Oltralpe MaxiCoffee, attiva nel settore del caffè.
Nato nel 2007 nel Sudovest della Francia su iniziativa di Christophe Brancato, attualmente Presidente della società, il gruppo conta oltre 350 brand e 8mila prodotti accessibili sia a clienti privati sia professionali (hotel, ristoranti, uffici e piccoli negozi). MaxiCoffee ha una piattaforma e-commerce e una rete di 60 punti commerciali, a cui si aggiungono alcuni concept store situati tutti sul territorio francese e una serie di Ėcole du Café con sede a Bordeaux, Marsiglia e Parigi, ovvero scuole di formazione certificate sulle tecniche di preparazione e torrefazione del caffè. Oltre che dal fondatore Brancato, il capitale di MaxiCoffee è oggi detenuto da 21 Invest e da altri azionisti di minoranza.
A seguito dell’acquisizione, il Gruppo Lavazza diventerà azionista di maggioranza e Brancato reinvestirà nel capitale di MaxiCoffee con una quota di partecipazione minoritaria e manterrà la carica di Presidente.
“L’acquisizione di MaxiCoffee ci consentirà di consolidare il nostro posizionamento in Francia, da sempre un mercato chiave per il Gruppo, e di rafforzare la nostra presenza nell’e-commerce accrescendo il presidio nel mercato B2c”, commenta Antonio Baravalle, CEO di Lavazza. “L’operazione si inserisce perfettamente nella nostra strategia di sviluppo internazionale e, in particolare, ci permette di estendere la nostra già eccellente e capillare rete di vendita e di partner distributivi”.
La strategia “prevede di supportare l’ulteriore sviluppo di MaxiCoffee, che manterrà il suo profilo di piattaforma e-commerce multibrand e resterà indipendente”.
L’operazione è soggetta alla preventiva procedura di informazione e consultazione del Comitato economico e sociale delle società del gruppo MaxiCoffee e sottoposta all’approvazione della Direzione generale per la concorrenza, i consumatori e il controllo delle frodi.