La palazzina Paradiso, considerata a Venezia una sorta di punto d’accoglienza per i visitatori della Biennale, è stata al centro di un progetto di recupero finanziato da Lavazza e affidato a Cino Zucchi, l’architetto di Nuvola Lavazza a Torino, e alla product designer Elena Salmistraro, per ridefinire l’immagine dello storico Caffè Paradiso dei Giardini della Biennale di Venezia.
La riapertura è avvenuta il 5 settembre, durante la Mostra del Cinema. Per il marchio torinese del caffè è stata l’opportunità di consolidare la propria presenza nella laguna veneziana a sostegno della cultura e dell’arte. “Venezia, da sempre considerata il più importante centro d’arte e cultura in Italia e nel mondo con i suoi 25 milioni di turisti internazionali l’anno, è per noi la vetrina ideale, in cui arte e cultura si fondono in una commistione perfetta, permettendoci di diffondere la cultura del caffè italiano in tutto il mondo e di posizionarci come premium brand di riferimento”, dichiara Francesca Lavazza, membro del consiglio di amministrazione del gruppo.
Lavazza è legata a Venezia da diverse partnership. Dal 2015 il brand torinese collabora con la Fondazione Musei Civici, che sovrintende e gestisce alcune delle istituzioni veneziane più prestigiose, tra cui il Palazzo Ducale e il Museo Correr, e dal 2016 è “Institutional Patron” della Collezione Peggy Guggenheim.
Il Caffè Paradiso, oggi In Paradiso, caffetteria e ristorante con dehors vista bacino di San Marco, sarà una vetrina per divulgare i valori di Lavazza e il suo impegno a sostegno delle arti e della cultura.