Lavazza Group chiude il 2020 con un lieve calo dei ricavi e con una ancora più decisa flessione degli utili ma conferma il suo impegno in termini di sostenibilità. Nell’esercizio fiscale chiuso il 31 dicembre il gruppo ha registrato ricavi per 2,085 miliardi di euro, in calo del 5% rispetto al 2019, un ebitda di 253 milioni (-13%) e un utile netto sceso a 73 milioni rispetto a 127,4 milioni di euro del 2019, “sia per le oggettive difficoltà di un anno complesso ma anche in considerazione della precisa scelta del gruppo di continuare a investire, allocando risorse nella sicurezza e tutela delle persone, premi ai dipendenti, donazioni a supporto delle comunità, in progetti di sostenibilità, in Ricerca e Sviluppo e nel miglioramento dei sistemi informatici e della capacità produttiva”, spiega la nota del gruppo.
Al netto delle risorse allocate per la sicurezza e tutela delle persone e delle donazioni a supporto delle comunità, l’utile netto nel 2020 ha registrato un calo del 34% rispetto al 2019. La posizione finanziaria netta è positiva per 102 milioni di euro (rispetto al 31 dicembre 2019 quando era positiva per 82,1 milioni di euro) e una generazione di cassa operativa per 125 milioni di euro in linea con il 2019. A fronte di una netta contrazione del business Fuori Casa (Food Service -40%, Office Coffee Service -30%) generata dal blocco degli spostamenti, dalla chiusura dei bar e dei ristoranti, il gruppo ha registrato performance particolarmente positive nell’ambito retail (+17,3% con un balzo del segmento Beans, +30,1%), soprattutto in Germania (+35%), Stati Uniti (+22%), Regno Unito (+15%), Russia (+30%), Polonia (+10%) e i mercati di punta del Gruppo – Italia e Francia – sono cresciuti di oltre il +7 per cento.
In occasione della presentazione dei risultati di bilancio 2020, il gruppo ha annunciato la sua ‘Roadmap to Zero’ che punta alla completa neutralizzazione del proprio impatto carbonico entro il 2030. L’investimento, importante, si attesta nel solo biennio 2020-2021 a circa 50 milioni di euro. Tre saranno le linee di azione: monitoraggio e quantificazione delle emissioni; continui processi di efficientamento e riduzione degli impatti; compensazione delle emissioni residue e non riducibili.
A fine 2020 Lavazza Group ha raggiunto l’azzeramento dell’impatto delle emissioni di CO2 dirette generate da tutte le attività dell’azienda, come stabilimenti produttivi, uffici, flagship store, veicoli aziendali e delle emissioni indirette generate da elettricità, calore e vapore acquistati e consumati. Entro il 2030, aggiunge la nota, “si andranno, infine, a compensare le emissioni indirette lungo tutta la catena di approvvigionamento, a monte e a valle delle operazioni del gruppo: dal caffè verde al packaging, dalla logistica allo smaltimento”.