Nestlè, Lactalis e Danone compongono il podio delle aziende specializzate nel business lattiero-caseario. Lo studio denominato Global Dairy Top 20 è stato realizzato da Rabobank e ha preso in considerazione i primi venti gruppi specializzati, tra i quali non compare nessuna realtà di proprietà italiana, anche se diverse aziende italiane sono controllate dai big presenti in classifica.
Nel 2018, si conferma al primo posto Nestlè con un giro d’affari equivalente a 20,6 miliardi di euro, seguita dalle francesi Lactalis, che totalizza ricavi per 17,6 miliardi (di cui circa 6,5 ascrivibili a Parmalat e senza contabilizzare l’acquisizione della Nuova Castelli ultimata nei mesi scorsi) e Danone (15,2 miliardi). Fuori dal podio, sale al quarto posto la neozelandese Fonterra (14,3 miliardi) che nel 2018 ha superato l’olandese FrieslandCampina (13,8). A seguire la statunitense Daily Farmer of America (13,6), la scandinava Aria Food (12,4), la cinese Yili, la canadese Saputo (il cui proprietario è il presidente del Bologna calcio Joey Saputo) e infine l’altra cinese Mengniu.
In generale, il comparto è cresciuto (in dollari Usa) del 2,5% rispetto al 2017, anno in cui l’aumento era risultato ben più consistente (+7,2%). Conteggiato in euro, il fatturato risulta essere diminuito del 2% contro una tendenza al rialzo del 5,1% del 2017. Alla base di questo risultato tutt’altro che memorabile, affermano gli autori dello studio, ci sarebbero diverse ragioni combinate: la diminuzione dei prezzi delle materie prime, le condizioni meteorologiche avverse nelle principali regioni di esportazione e le dinamiche valutarie.