Se il food service ha subito un duro colpo durante il 2020, la ripresa del canale horeca a partire da aprile 2021 ha impartito una forte spinta a Surgital che non solo conta di crescere in doppia cifra sul 2020 ma anche di riavvicinarsi notevolmente ai valori di due anni fa.
L’azienda italiana produttrice di pasta fresca surgelata, piatti pronti surgelati e sughi in pepite surgelati per la ristorazione, catering e canale bar prevede infatti di chiudere l’esercizio in corso con un fatturato in crescita del 35% sui precedenti 61,4 milioni di euro, i quali a loro volta erano in riduzione del 25% su 2019, generati al 55% dall’Italia e al 45% dall’estero. Horeca e food service rappresentano il 70%, mentre il restante 30% si riferisce alla gestione direzionale nei canali gdo, door to door e private label industriale.
Surgital, inoltre, non si è mai fermata neanche durante la pandemia. L’azienda ha infatti confermato il piano triennale 2020-2023 di investimenti, il cui valore è di oltre 10 milioni di euro. Questo ha comportato, tra gli altri, l’ampliamento (attivo tra qualche mese) dello stabilimento di 4.000 metri quadrati, portando così la superficie produttiva a 35.000 metri quadrati, dove saranno installate cinque nuove linee produttive che si aggiungono alle 28 già presenti in azienda, le quali porranno le basi per lo sviluppo futuro su tutte le categorie merceologiche, ovvero pasta ripiena fresca surgelata, pasta lunga e corta fresca surgelata e piatti pronti surgelati.
“Le previsioni per l’anno 2022 sono già definite, salvo eccezionalità dovrebbero riconfermare una crescita a doppia cifra”, spiega Massimiliano Bacchini, direttore commerciale. In questo contesto “non dimentichiamo comunque le incertezze legate al perdurare dello stato emergenza Covid, alle quali si è aggiunto a partire dalla scorsa estate, il progressivo anomalo aumento dei prezzi delle materie prime, dei beni energetici e dei trasporti, realtà che probabilmente condizioneranno i consumi dei prossimi mesi”.