La frode sventata dalle forze dell’ordine ai danni di Tenuta San Guido, vittima di una ingente contraffazione di Sassicaia per un giro d’affari stimato di 400mila euro al mese, riporta in auge il pericolo dei “falsi” nel vino, di cui si parla meno rispetto, ad esempio, a quanto accade nella moda, nei farmaci e in altri ambiti particolarmente esposti al rischio della vendita di prodotti contraffatti.
Secondo l’ultimo studio di Euipo, l’Ufficio dell’Unione Europea per la tutela della Proprietà Intellettuale, riportato da Winenews, il fenomeno è costato oltre 2,3 miliardi di vendite dirette perdute ogni anno tra il 2013 ed il 2017, di cui 300 milioni per l’Italia, per un’incidenza superiore a oltre il 5% del business regolare. Il costo sociale equivale a una perdita netta di 5.681 posti di lavoro ogni anno a livello di produzione, e ben 31.858 nell’indotto, per un ammanco di 2,1 miliardi di euro l’anno nelle casse pubbliche comunitarie per tasse evase. Si aggiungono i costi a carico delle imprese per monitorare e combattere la contraffazione dei propri beni. In sostanza, come ogni bene di lusso, i grandi vini devono affrontare il problema per evitare una perdita non soltanto diretta in termini economici, ma anche d’immagine, tanto più per un prodotto che viene ingerito dai consumatori.
E se le frodi in passato hanno riguardato soprattutto lo Champagne, come emerso lo scorso Natale a Napoli quando furono scoperte bottiglie della preziosa bollicina francese con marchi come Cristal, Dom Perignon, Moet & Chandon contenenti spumante di scarsa qualità, questa volta i falsari si sono concentrati su uno dei più importanti e prestigiosi vini rossi italiani. Al punto che Tenuta San Guido e il suo distributore Meregalli hanno raccomandato vivamente, in un comunicato, “di rivolgersi sempre e solo a canali di vendita ufficiali, a rivenditori certificati, ai corretti e riconosciuti attori della nostra filiera, frutto della accurata selezione del partner commerciale di Tenuta San Guido che da anni segue con passione e serietà cantine tra le più rinomate al mondo”.
Nel comunicato, Tenuta San Guido e Meregalli hanno espresso un ringraziamento “alle forze dell’ordine che hanno svolto un eccellente lavoro, un profondo senso di gratitudine per il servizio che tutti i giorni e in questa circostanza specifica, viene svolto dalle fiamme gialle e non solo nei confronti delle eccellenze del settore agroalimentare italiano”.