Italian Wine Brands archivia il 2023 in linea con l’anno precedente e quindi con ricavi consolidati pari a 429,1 milioni di euro (nel 2022 erano 430,3). “Nel 2023 siamo riusciti – afferma Alessandro Mutinelli, presidente e AD del gruppo – a mantenere il livello di fatturato dell’anno precedente che era stato il record assoluto nella storia di Iwb, migliorando contemporaneamente la marginalità e la generazione di cassa, in linea con le migliori prospettive della guidance”.
A incidere negativamente sui conti di Iwb sono stati il mercato domestico, che ha subito un calo dell’8,35% a 67,38 milioni di euro; il canale Horeca, che ha registrato un calo del 3,66% a 54,78 milioni “per effetto cambio sulle vendite nei mercati di riferimento (Stati Uniti e Canada)”; e il distance selling, ovvero la vendita diretta ai privati, che ha segnato -9,17% a 62,26 milioni.
Di contro, sono risultate positive le vendite all’estero (+1,73% a 361,5 milioni) e nel canale wholesale (+2,76% a 311,84 milioni). Nello specifico, il wholesale ha “dimostrato la validità della strategia di sviluppo sui mercati internazionali, in particolare con prodotti premium a marchio proprio che supportano la crescita della marginalità del gruppo”. Il Regno Unito rimane il mercato principale con un incremento delle vendite di circa il 10 per cento.
Dal punto di vista produttivo, “abbiamo beneficiato di una ritrovata disponibilità dei materiali di confezionamento e della loro diminuzione di costo”, continua Mutinelli. “Inoltre, le giacenze di vino presso i produttori hanno consentito di compensare la scarsa vendemmia 2023, evitando così una corsa al rialzo generalizzata dei prezzi”.
Dal punto di vista dell’organizzazione aziendale “dal primo di gennaio 2024 abbiamo concentrato in un’unica società italiana tutte le attività di produzione e vendita wholesale, precedentemente svolte dalle singole società del gruppo”.