Entro fine anno si dovrebbe concretizzare il salto di qualità in Borsa di Italian Wine Brands. Il board del gruppo formato da Giordano Vini e Provinco, prima società del settore vinicolo ad approdare in piazza Affari, ha nominato nell’ultima convocazione, in occasione dell’approvazione del bilancio 2016, i rappresentanti legali incaricati di gestire il passaggio da Aim Italia al mercato principale Mta. “Si tratta di un passaggio importante soprattutto per i nostri investitori – afferma a Pambianco Wine l’amministratore delegato Alessandro Mutinelli – perché l’Mta garantisce più liquidità e visibilità, anche se oggi la situazione dell’Aim è cambiata rispetto agli inizi”. A conferma di questa tesi, Mutinelli sottolinea come nelle ultime due settimane circa il 15% del capitale societario sia passato di mano, con l’ingresso di fondi di investimento italiani, spagnoli e inglesi con interessi legati ad aziende del mondo food&beverage.
Per Iwb inizia pertanto la seconda fase del suo percorso nel mercato azionario. “Abbiamo fatto da rompighiaccio, sfatando il tabù legato all’impossibilità, per un’azienda del mondo vinicolo, di entrare nel mercato dei capitali. Evidentemente, come dimostra anche la successiva quotazione di Masi Agricola, questo è un settore uguale agli altri”. Con il passaggio all’indice Mta, dovrebbero maturare le condizioni per un piano di acquisizioni che potrebbe dare i suoi primi frutti entro l’anno. “Gli obiettivi – precisa Mutinelli – sono ovviamente legati alla nostra ragione sociale: saranno perciò dei marchi italiani, con forte vocazione all’export, presenti in aree territoriali particolarmente interessanti per i principali mercati internazionali, in primo luogo Veneto e Toscana”.
Italian Wine Brands ha chiuso il 2016 con 145,9 milioni di ricavi, in crescita dello 0,77%, con un’incidenza dell’export superiore al 70% e che entro fine anno dovrebbe avvicinarsi a quota 80. Il 55% del business deriva dalla vendita diretta, con la parte online in forte crescita (+30%), e il restante 45% dal wholesale, di cui circa il 9% è rappresentato dalla distribuzione in ambito horeca. Tra i progetti in cantiere, spicca un test che sarà effettuato con Amazon per la consegna dei vini Iwb gestita dal gigante mondiale dell’e-commerce ma di cui Iwb continuerà a mantenere il controllo della logistica perché, sottolinea l’AD, “Abbiamo le carte in regola per farlo, essendo gli unici nel mondo del vino in grado di consegnare entro 48 ore dall’Italia ai clienti nei maggiori paesi europei, partendo dal nostro polo logistico di otto ettari localizzato a Marene, in Piemonte, da cui gestiamo la spedizione annua di 23 milioni di bottiglie”.