L’export di vino italiano in Cina è aumentato del 20% nei primi tre mesi 2015, per un giro d’affari di poco inferiore ai 15 milioni di euro. Sono numeri confortanti, che costituiscono la base per iniziare a colmare un ritardo pesante (soprattutto nei confronti della Francia) nel mercato potenzialmente più promettente. I dati, tratti dall’osservatorio Uiv, sono stati diffusi in vista degli appuntamenti in scena fino all’11 luglio e inseriti nel programma del piano triennale “Italia in Cina”, promosso congiuntamente dall’Istituto Grandi Marchi e Italia del Vino Consorzio, le due maggiori associazioni private per la promozione internazionale del vino italiano in rappresentanza di 31 aziende e 3 mila addetti, per un fatturato complessivo di 1,3 miliardi di euro e oltre il 50% di export. Un gruppo di 27 top wine influencer (sommelier, giornalisti, manager e operatori di Cina e Hong Kong) sta attraversando l’Italia con visite alle realtà vitivinicole tra Calabria, Puglia, Campania, Liguria e Marche, per concludere il tour all’Expo di Milano. I dati del primo trimestre evidenziano un segno positivo anche per il volume delle esportazioni italiane, con un balzo del 12,5% a 4 milioni di litri, e del prezzo medio al litro (+7%), che sale a 3,5 euro. “Un risultato importante – afferma il presidente dell’Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi, Piero Mastroberardino – e che non deve farci abbassare la guardia. C’è ancora molto lavoro da fare in termini di educazione e informazione per avvicinare e fidelizzare i consumatori cinesi”. Aggiunge il presidente di Italia del Vino Consorzio, Andrea Sartori: “La crescita in termini di valore e di volume di questo primo trimestre ci fa sperare in una possibile inversione di tendenza per il nostro vino che, negli ultimi dieci anni, ha incrementato la propria quota solo di due punti percentuali, passando dal 5 al 7 percento”. La capacità di penetrazione dell’Italia nel mercato cinese è penalizzata dall’orientamento dei consumi locali sui vini rossi, mentre la crescita all’estero dei nostri vini sta avvenendo soprattutto con i bianchi fermi e con gli spumanti.