Investindustrial e Eataly hanno siglato un accordo che porterà il private equity a detenere il 52% della società proprietaria della catena di punti vendita e ristorazione dedicati al food made in Italy, fondata dall’imprenditore Oscar Farinetti.
La struttura dell’operazione, si legge in una nota, prevede un aumento di capitale di 200 milioni di euro e un concomitante acquisto da parte di Investindustrial di una parte delle quote detenute dagli azionisti esistenti. Il deal prevede che, al closing, Investindustrial detenga il 52% del capitale, mentre i soci storici Eatinvest (famiglia Farinetti), la famiglia Baffigo / Miroglio e Clubitaly (Tamburi Investment Partners) manterranno complessivamente il restante 48% del capitale. A seguito dell’operazione Nicola Farinetti lascerà il ruolo di amministratore delegato della società, per divenirne presidente. Con ogni probabilità, sarà presto annunciata la nomina di un nuovo AD.
Grazie all’aumento, spiega la stampa italiana, verrà di fatto azzerato l’indebitamento finanziario netto della società in modo tale da massimizzare la flessibilità finanziaria necessaria per l’accelerazione dell’espansione su scala globale.
Nel 2021 Eataly ha registrato ricavi per circa 464 milioni di euro (+31% rispetto al 2020) e un ebitda di circa 14 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2020. Questi risultati hanno superato le previsioni di bilancio e anticipano un’accelerazione per il 2022: stando a quanto dichiarato dallo stesso Farinetti a Il Sole 24 Ore, l’anno in corso chiuderà attorno ai 600 milioni di fatturato a livello globale.
Investindustrial, guidato da Andrea Bonomi, ha di recente investito nel food oltre 2,5 miliardi di euro. Il private equity, ricordano testate specializzate, ha scommesso, tra gli altri, sul segmento del private label, attraverso La Doria, produttore europeo di legumi, pelati, polpa di pomodoro e succhi di frutta e la divisione preparati alimentari di TreeHouse Foods, recentemente acquisita. Ha inoltre puntato sul settore degli ingredienti, attraverso Csm Ingredients, Italcanditi e Hi-Food, e sulla ristorazione, con Dispensa Emilia.