La produzione mondiale di vino nel 2022 si stima possa raggiungere circa i 260 milioni di ettolitri, registrando, per il quarto anno consecutivo, un livello inferiore alla media. Già l’anno scorso la produzione di vino 2021 poteva essere “considerata estremamente bassa, solo appena superiore al minimo storico registrato nel 2017”, secondo l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv), che aveva riportato 250,3 milioni di ettolitri al centro della forchetta di stima.
Oggi le previsioni sono simili e gli eventi meteorologici avversi hanno condizionato fortemente le attività di maturazione e raccolta, soprattutto in Spagna e Grecia, che riportano stime molto basse. Tuttavia, dei 260 milioni totali previsti, 157 si stima verranno generati dai Paesi europei, andando a segnare una crescita del 2% sul 2021. A bilanciare, infatti, la performance in Ue, ci pensano Italia, Francia e Germania. Il Belpaese si riconferma ancora una volta leader nella produzione globale con 50,3 milioni di ettolitri, che insieme ai 44,2 milioni francesi vanno a pesare per il 60% sulla produzione europea e per il 36% su quella mondiale.
Dall’altra parte del globo, secondo le stime del rapporto World Wine Production Outlook presentato dall’Oiv, gli Stati Uniti subiranno un calo del 4% rispetto al 2021, raggiungendo i 23 milioni di ettolitri. Se l’anno scorso l’emisfero meridionale aveva visto numeri da record, quest’anno si mantiene su una produzione media, in calo del 7% con soli 55 milioni di ettolitri prodotti. Eccezion fatta, però, per la Nuova Zelanda, che registra numeri da record con 3,8 milioni di ettolitri di vino e una crescita del 44 per cento.