Illycaffè si allea con Jab per potenziare il business delle capsule in alluminio compatibili con i sistemi Nespresso, ma la partnership non avrà alcuna conseguenza a livello di proprietà. A smentire i rumors circolati sulla vendita di Illy al colosso Jab sono stati da un lato il CEO dell’azienda di Trieste, Massimiliano Pogliani, e dall’altro il CFO di Jde (piattaforma controllata da Jab), Fabien Simon. Quest’ultimo ha affermato in maniera piuttosto netta: “Non ci sono altre interpretazioni possibili se non quella della partnership in atto, che si limita alla licenza per le capsule. Da cinque anni mi occupo anche di M&A per conto del gruppo Jab e posso dire che non ci sono obiettivi legati ad acquisizioni; i rumors sono totalmente infondati”.
Resta dunque, a seguito della conferenza stampa organizzata da Illycaffè a Milano, la realtà di un accordo di cui le parti hanno rivelato ben poco, sorvolando sia sulla sua portata finanziaria sia anche sui benefici che potrà apportare al business di Illycaffè, che ha chiuso il 2017 con un giro d’affari consolidato pari a 467 milioni. Pogliani non ha svelato nemmeno quanto valga attualmente il giro d’affari del caffè in capsule. “È un deal eccezionale – ha evidenziato il CEO della società presieduta da Andrea Illy – perché nonostante le differenti dimensioni tra noi e Jab, si tratta di un accordo tra pari. Ed è il nostro primo accordo di licenza”. Illycaffè fornirà alla piattaforma Jde controllata da Jab il proprio caffè, selezionato e tostato, e tutte le fasi successive saranno gestite da Jde che le produrrà e distribuirà, a livello internazionale, nel canale retail (nella distribuzione moderna e tradizionale). Inoltre, per massimizzare le sinergie con la propria presenza omni-channel, Illycaffè si occuperà della distribuzione in Italia e in tutti gli altri canali di vendita.
La logica dell’operazione? “Invece di subire i grandi accordi internazionali, abbiamo deciso di collaborare”, ha commentato Pogliani. Gli accordi a cui fa riferimento sono quelli che hanno portato da un lato Nestlè a unirsi a Starbucks, assicurandosi la licenza mondiale dei suoi prodotti, e dall’altro Coca Cola a inserirsi nel mondo delle caffetterie con l’acquisizione di Costa. Nel frattempo Jab, dopo essere uscito dal mondo della moda cedendo i suoi brand (tra cui Jimmy Choo), si è assicurata a giugno il controllo della catena Pret a Manger, confermando la vitalità del comparto coffee e della ristorazione.
Le nuove capsule in alluminio a marchio Illy prodotte da Jab saranno disponibili sul mercato nella prima metà del 2019.