Sebbene i numeri siano ancora lontani dal 2019, la distribuzione automatica italiana torna a crescere nel 2021. Nel periodo, secondo i dati dello studio Ipsos per Confida-Associazione Italiana Distribuzione Automatica, il vending ha registrato un fatturato di 1,43 miliardi di euro, frutto di una crescita del 12,11% sul 2020, anno chiuso in flessione di oltre il 30% a causa del lockdown. Anche le consumazioni sono aumentate a 3,7 miliardi, segnando un +10,5%, così come il parco macchine è incrementato del 2 per cento.
A trainare la ripresa sono state le categorie delle bevande fredde, gelati (cresciuti del 13,5%) e snack. Questi ultimi hanno recuperato solo parzialmente il -40% dell’anno precedente, sospinti da quelli al cioccolato (+17%) e salati (+16,5 per cento). I consumi degli snack freschi sono cresciuti del 10,6%, dove tramezzini e panini/pizzette hanno visto rispettivamente un aumento del 15% e dell’11%, “fotografando la necessità degli italiani di trovare soluzioni alternative ai pranzi in bar e ristoranti ancora non attivi al 100%”, come recita la nota.
Grazie alla riapertura di palestre e centri sportivi, gli energy drink e gli sport drink sono cresciuti rispettivamente del +31,3% e +19,6 per cento. Bene anche le bevande alla frutta (+16%), il the freddo (+17%) e le bevande gasate (+12 per cento). Nelle bevande fredde, rimane comunque l’acqua la regina pesando per il 77% sul totale della categoria.
Il caffè si conferma la bevanda calda più gettonata ai distributori automatici: nel 2021 ne sono stati infatti consumati 2,2 miliardi per una crescita dell’8,9 per cento. Nel complesso il comparto del caldo, che pesa a volumi il 68% del mercato dell’automatico, ha mostrato un recupero del +9,1% rispetto all’anno precedente. Il caffè infatti, rispetto alle altre categorie di prodotti, nel 2020 aveva risentito meno della crisi.
“Nonostante i volumi di consumazioni e fatturato siano ancora lontani dai numeri pre-pandemia, complice anche l’utilizzo intenso dello smart working durante tutto il corso dello scorso anno, nel medio termine ci aspettiamo prestazioni positive e una crescita del mercato nei prossimi cinque anni”, commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida. “Per questo è importante continuare a puntare su innovazione, transizione digitale e sostenibile”.
In Italia la distribuzione automatica conta oltre 30mila addetti, 3mila imprese e più di 820mila macchine installate. Numeri, questi, che la rendono la più importante catena distributiva automatica alimentare d’Europa. Non solo, l’Italia è anche leader nella produzione ed esportazione del parco macchine: il 70% delle vending machine prodotte nel Paese, infatti, viene esportato all’estero.
Così come il vending, anche il mercato dell’Ocs (office coffee service), ovvero quello del caffè in capsule e cialde, nel 2021 è tornato a crescere, sia a volume, con oltre un miliardo di consumazioni (+7,7%), sia a valore, con 394 milioni di fatturato (+8,3 per cento). Nel 2020 il mercato aveva retto alla pandemia principalmente grazie al canale famiglie. Nel 2021, invece, con la graduale riapertura degli uffici, è tornando a crescere anche il peso dell’Ocs aziendale, che rappresenta il 73% del comparto.