Coniugare la ricerca del profitto con il raggiungimento degli obiettivi di beneficio comune. Questo è il principio alla base della trasformazione di diverse società da “for profit” a società Benefit. Una trasformazione che richiede la certificazione B-Corp e il cambiamento dello statuto societario. Una scelta avviata sei anni fa da Fratelli Carli, azienda ligure leader nella vendita per corrispondenza e a domicilio di olio extravergine di oliva e di prodotti sottolio, con la certificazione B-Corp, e che da quest’anno ha integrato il proprio statuto con il nuovo obiettivo d’impresa, l’impegno a generare un impatto positivo sull’ambiente, sulle persone e su tutti gli stakeholder.
Lo stesso percorso è stato intrapreso anche da Panino Giusto. L’azienda milanese fondata da Antonio Civita ed Elena Riva ha dichiarato a gennaio di aver raggiunto in meno di un anno il punteggio indispensabile per la certificazione e di aver avviato la trasformazione in società Benefit, la prima nell’ambito della ristorazione italiana. Contestualmente, Civita e Riva hanno acquisito il 100% delle quote, liquidando i soci di minoranza.
Prima di Fratelli Carli, l’ultima azienda italiana del food&beverage a scegliere di aderire al mondo Benefit, con la modifica dello statuto societario, era stata Illycaffè, sotto la spinta del suo ceo Massimiliano Pogliani. In precedenza, la società del gruppo Illy aveva conseguito per l’ottavo anno consecutivo il riconoscimento di World’s most ethical company.
L’elenco attuale delle società Benefit in Italia, secondo quanto riportato dal sito ufficiale curato da B Lab, comprende poco meno di 250 realtà. Tra queste compare, ad esempio, Slow Food Promozione, la parte di Slow Food che si occupa di organizzazione di eventi e di e-commerce. C’è Acqua Dynamo, specializzata in commercio all’ingrosso di bevande non alcoliche, inclusi succhi di frutta e succhi di ortaggi. C’è l’impresa agricola di carattere sociale Cantiere Verde. E compare anche il colosso Danone, una delle prime multinazionali a sposare questa causa. Altri casi sono quelli di Terre Alte del Piceno (alimentari) e Valli del Bitto (formaggi).
“Diventare società Benefit – ha dichiarato in una nota Claudia Carli, brand marketing manager di Fratelli Carli – ci ha permesso di tradurre in termini giuridici i comportamenti virtuosi che contraddistinguono il nostro modo di lavorare. Pensiamo che mai come in questo periodo la nostra scelta possa avere un valore ancor più importante nei confronti del Pianeta che ci ospita”.