Non c’è pace per i vini francesi. Dopo un 2020 segnato da pesanti flessioni, la gelata di inizio aprile potrebbe infliggere un’ulteriore batosta alle cantine d’Oltralpe. Secondo quanto si apprende dalla stampa francese, il clima particolarmente freddo registrato tra il 7 e l’8 aprile in Francia, dalla regione dello Champagne fino alla Linguadoca, avrebbe causato la perdita di circa un terzo della produzione di vino locale, per un valore stimato in circa 2 miliardi di euro dalla Fédération Nationale des Syndicats d’Exploitants Agricoles.
Gli accertamenti sono ancora in corso, ma sarebbe stato danneggiato il 90% dei vigneti dell’Hérault e l’80% di quelli nel Rodano, per citarne alcuni.
In tutta risposta, il governo francese si è impegnato a stanziare aiuti finanziari per circa 1 miliardo di euro agli agricoltori e viticoltori vittime di quello che il presidente Emmanuel Macron definisce “le prime conseguenze del cambiamento climatico”. Aiuti che, nel corso dei prossimi giorni, potrebbero essere incrementati.
Come anticipato, i vini francesi sono reduci da un anno non troppo felice, con la pandemia e i conseguenti lockdown che hanno messo in ginocchio le esportazioni, con tutte le regioni in flessione, in primis lo Champagne il cui decremento dovrebbe aggirarsi sul 17 per cento. Fanno eccezione solo la Provenza, che ha registrato un incremento del 5,6% a quota 4,9 milioni di casse da 12 bottiglie ciascuna, e la Borgogna, la quale ha messo a segno un +1,4 per cento.