Un potenziale con la vendemmia 2017 di 1,37 milioni di ettolitri per 183 milioni di bottiglie, di cui quasi 600mila ettolitri e poco meno di 80 milioni di bottiglie già certificati. Parte con questi numeri la nuova doc “delle Venezie”, prima denominazione italiana per dimensione territoriale. Sono infatti oltre 20mila gli ettari di Pinot grigio doc delle Venezie che si estendono su un’area produttiva molto ampia, tra le Dolomiti e il Carso, dal Lago di Garda fino all’Adriatico – che unisce Trentino, Friuli e Veneto.
Quasi la metà della produzione mondiale di Pinot grigio proviene dall’Italia e l’85% si concentra nel Triveneto. Un best seller globale, dato che la grande maggioranza del Pinot grigio di quest’area è destinata all’export: gli Stati Uniti assorbono il 37%, seguono Gran Bretagna (27%) e Germania (10%). All’Italia è destinato soltanto il 4% del vino prodotto.
È anche un mondo ampio e complesso, che nel 2016 ha scelto di riposizionarsi con l’introduzione della doc (il riconoscimento è dell’aprile 2017). “A Prowein e Vinitaly abbiamo degustato la prima vendemmia del vino bianco italiano per eccellenza nel mondo – rimarca Albino Armani, presidente del Consorzio – che oggi si fregia di una nuova denominazione di origine che garantirà la tracciabilità dell’intera produzione del Triveneto”.
Non si tratta di un cambio di facciata, ma di una vera “rivoluzione”, secondo il direttore Bepi Catarin: “I nostri produttori hanno scelto di rinunciare a 26 ettolitri per ettaro ed è evidente che si punta ad marcato miglioramento qualitativo”. E infatti dal Consorzio sottolineano l’avvento di “riduzioni di resa in campo e in cantina, certificazione dell’intera filiera, attività di controllo organolettico in commissioni di degustazione”.
La sfida oggi è la sovrapposizione con le code della vecchia Igt. La sostituzione è già a regime negli Usa, è avviata in Germania e un po’ in ritardo in Uk e su altri mercati.
Il Consorzio doc delle Venezie associa attualmente 357 imprese di cui 57 sono vinificatori, 30 imbottigliatori e 270 aziende vitivinicole.
Nel 2017 sono stati raggiunti oltre 25.000 ettari vitati (di cui 20 mila di doc delle Venezie), con valori di incremento importanti rispetto al 2014 (+37,2% in Veneto, +31,5% in Friuli Venezia Giulia e +2% nella Provincia di Trento).