“Vogliamo rimanere aperti tutto l’anno”. È questo uno degli obiettivi principali della tenuta toscana Il Borro, di proprietà della famiglia Ferragamo, che punta per il prossimo futuro sulla destagionalizzazione. “Vogliamo fidelizzare i nostri collaboratori e formarli organizzando attività legate all’azienda – ha dichiarato Ferruccio Ferragamo, proprietario de Il Borro in occasione del 3° Wine & Food Summit Pambianco – PwC -, come ad esempio la festa dell’uva che si terrà il prossimo 25 settembre e sarà, inoltre, un’occasione per mischiare le attività della tenuta con la vacanza dei nostri clienti”.
Le aree di business de Il Borro spaziano dalla produzione vinicola all’ospitalità fino alla ristorazione, “tutti segmenti che stanno crescendo molto bene”, afferma Ferragamo. L’ospitalità pesa per il 50% sul fatturato totale dell’azienda e include, oltre alla tenuta Il Borro, anche la gestione di Viesca Toscana Luxury Farmhouse, realtà in provincia di Firenze che comprende 120 posti letto, mentre il Borro ne offre 200 con 60 suite e “stiamo lavorando per aggiungerne altre 25”.
I ristoranti del Il Borro attualmente sono otto, di cui cinque in Italia – tra cui l’Osteria del Borro e Il Borro Tuscan Bistro – e tre all’estero, con insegne in franchising aperte a Dubai, Londra e Creta. E all’orizzonte si stagliano tre nuove aperture a Montecarlo, Singapore e in Bahrein. “Pensiamo sia una buona formula, abbiamo spesso clienti che dopo essere stati nel nostro ristorante in franchising a Dubai sono venuti qui a provare Il Borro, e viceversa “.
A queste attività si affianca un progetto sullo sviluppo di aree Spa. “I nostri ospiti, oltre alle attività che già offriamo, desiderano rilassarsi in una Spa”, conclude Ferragamo. “Per questo ne abbiamo appena inaugurata una a Viesca e abbiamo in progetto di creare un’area completamente dedicata al benessere con un partner, perché riteniamo che sia una tematica molto specifica”.
All’orizzonte de Il Borro, inoltre, potrebbero esserci delle operazioni di M&A. “Il periodo di finanziamento è concluso, Il Borro deve ‘camminare’ con le sue gambe”, continua il proprietario. “Comunque non escludo che, se ci fossero piccole realtà interessanti, di allargare il perimetro sia nell’accoglienza che nel vino”. I vini della tenuta toscana contano oggi 15 etichette, “ma vogliamo spaziare e poter garantire ai nostri clienti più scelta. Inoltre, sono orgoglioso di dire che è il terzo anno che facciamo il bilancio di sostenibilità. È un impegno in cui crediamo molto”.
Il Borro ha chiuso il 2022 con ricavi per 19 milioni di euro “e possiamo aggiungere che il primo semestre 2023, da dati consuntivi, riflette un +37% nell’accoglienza sullo scorso anno”, continua Ferragamo. “Salvo imprevisti, prevediamo che la chiusura dell’anno seguirà il trend di crescita degli ultimi anni”.