La trentesima edizione di Sana a Bologna, principale appuntamento fieristico italiano per il mondo del bio e del green, è stata l’occasione per evidenziare il favore dei consumatori nei confronti dei prodotti da agricoltura biologica. La ricerca condotta da Nomisma per l’Osservatorio Sana 2018 ha infatti evidenziato un aumento dei consumi domestici pari all’8% rispetto al 2017, per un giro d’affari complessivo di 3,1 miliardi di euro che salgono a 5,6 miliardi considerando anche l’export delle aziende italiane e le cosiddette vendite “away from home”. Ed è impressionante l’andamento dell’export di prodotti biologici made in Italy negli ultimi dieci anni: l’aumento è stato del 534%, tale da assicurare oggi un giro d’affari di oltre due miliardi di euro.
Intanto in Italia è la grande distribuzione organizzata (gdo) a dominare l’offerta di prodotti da agricoltura biologica con il 45% delle vendite totali davanti ai negozi specializzati, la cui quota è del 24%, e ai food service con il 12 percento.
La ricerca evidenzia inoltre che 8 consumatori su 10 hanno acquistato bio nell’ultimo anno e il 42% è “frequent user” ovvero sceglie di comprare biologico ogni settimana. Tra le categorie più acquistate spiccano frutta e verdura, scelte dal 61% dei consumatori, seguite da latte e derivati (57%) e uova (53%).
La ricerca condotta da Nomisma evidenzia infine come la maggior parte dei punti vendita proponga anche prodotti non-food: in particolare, l’81% espone prodotti naturali e certificati biologici per l’igiene della persona, il 76% offre cosmetici e prodotti erboristici (63%). I prodotti per la cura della casa trovano spazio nel 73% dei negozi.
Tra i prodotti che maggiormente incontrano l’interesse dei clienti, spiccano quelli definiti da proprietà benefiche per la salute, come segnalato dal 34% dei punti vendita, e quelli con l’attributo “vegan”, che pesa per il 36% come elemento aggiuntivo in grado di assicurare una vendita, precedendo i termini “vegetariano” (19%), health (12%) e superfood (12%).