Spunta il nome del fondo di private equity Peninsula tra i pretendenti all’acquisizione dei ristoranti di Flavio Briatore. Lo riporta Il Sole 24 Ore, precisando che altri private equity sarebbero comunque interessati all’operazione.
Il dossier sui ristoranti a marchio Billionaire e Twiga, secondo quanto scrive il quotidiano economico finanziario, è stato affidato a Mediobanca prima dell’estate con il nome di Progetto Glamour. Inizialmente il dossier sarebbe stato preso in considerazione anche da Lvmh, società con cui Briatore ha già rapporti legati al food essendo il partner dell’apertura di Cova nel Principato di Monaco. Attualmente però sarebbero in gara soltanto le realtà del private equity.
L’imprenditore originario di Verzuolo (Cuneo) non intende cedere del tutto il controllo dei suoi locali, che generano complessivamente una sessantina di milioni di euro di cui l’88% è generato dalla ristorazione all’estero (dove svetta Dubai, con una quota del 44% degli incassi, davanti a Monte Carlo che supera comunque il 30%). L’obiettivo di Briatore è mantenere non solo una quota rilevante della sua società, ma anche la gestione dei ristoranti. L’ostacolo principale alla chiusura dell’operazione sarebbe il prezzo richiesto.
Nel 2017, i nove locali a marchio Billionaire e Twiga avevano sfiorato i 54 milioni di ricavi con 14,6 milioni di ebitda. Le previsioni del 2018 indicavano un giro d’affari di circa 66 milioni di euro.