Obicà leader nella categoria premium, Autogrill in quella commerciale. I dati elaborati da Pambianco Strategie di Impresa pubblicati sul n.2-2019 di Pambianco Magazine Wine&Food certificano la situazione economica dei format di ristorazione nel corso del 2018: i brand di fascia alta del settore sono cresciuti dell’8%, totalizzando un fatturato complessivo pari a 215 milioni di euro nella top ten, mentre quelli legati al mass market superano i 6,2 miliardi (+5%), dato su cui pesa certamente il contributo di Autogrill, che da solo ha sfiorato i 4,7 miliardi di euro, precedendo in classifica altri due colossi come Chef Express (Gruppo Cremonini) e Cigierre. Nella categoria premium, invece, dietro Obicà, che ha ottenuto 40 milioni di incassi, si piazzano Panino Giusto con 31 milioni e Signorvino con 30 milioni.
Al di là dei dati, l’analisi contenuta in Pambianco Magazine Wine&Food evidenzia la frenata dell’interesse verso il mondo della ristorazione da parte degli investitori nel primo trimestre del 2019. Dopo l’acquisizione di Temakinho da parte di Cigierre, risalente a ottobre 2018, ci sono stati mesi di attendismo, principalmente per il timore di un provvedimento governativo di limitazione alle aperture domenicali. Questo fatto sarebbe alla base della mancata vendita di Cigierre da parte di Bc Partners, che era in fase di closing poco prima dell’operazione Temakinho. La situazione è cambiata improvvisamente alla fine di marzo con l’acquisizione di Alice Pizza da parte di Idea Taste of Italy, che ha riportato il fondo di investimento del gruppo De Agostini a operare nella ristorazione dopo la cessione di La Piadineria a Permira.
A questo punto, occorre capire se la mossa di Idea Taste of Italy sarà in grado di sbloccare le trattative al momento ferme, a cominciare proprio da quella legata a Cigierre per continuare poi con Obicà, che è sul mercato da oltre un anno. Novità sono attese anche da Panino Giusto e da Cioccolatitaliani, mentre Langosteria (in quinta posizione nella classifica dei format premium) ha visto sempre in ottobre l’ingresso di Archive, controllata al 100% da Ruffini Partecipazioni Holding, che ha acquisito il 40% della società specializzata nella ristorazione ittica.