Pinot nero, Riesling della Mosella e Trentodoc. Questo è il trittico che impegnerà a partire dal 2019 e per i prossimi anni Martin Foradori Hofstätter, presente allo Chateau Monfort di Milano in occasione della presentazione, tra gli altri, del suo nuovo Sauvignon Oberkerschbaum 2017, non ancora arrivato in enoteca, e del Ludwig Barth Von Barthenau Vigna Roccolo Pinot Nero, etichetta a tiratura limitata a 1200 bottiglie (a 190 euro l’una).
Per la cantina di Termeno sulla strada del vino (Bz), che attraverso le 850 mila bottiglie prodotte dai suoi 50 ettari di proprietà ha chiuso l’esercizio 2017/18 con un fatturato di 9,44 milioni, in crescita rispetto agli 8,935 milioni di euro dell’anno precedente, la via dell’espansione è nel segno della diversificazione, anche perché, come ha sottolineato lo stesso Martin Foradori Hofstätter: “Impiantare altri vigneti in Alto Adige è quasi impossibile”.
È per questo che, dopo aver rilevato nel 2017 gli 8,5 ettari del Maso Michei ad Ala per 1,5 milioni di euro, ha deciso di acquistarne altri 4,5 ettari che in parte saranno destinati alla produzione di Trentodoc. E se quella delle bollicine può essere considerata una scommessa, in terra di Germania la sfida iniziata nel 2014 con l’acquisizione della quota di maggioranza di Dr. Fischer ha imboccato la via della certezza. Per un successo fatto di “50mila bottiglie, vendute per metà in horeca grazie a un Riesling più secco rispetto a quelli più tradizionali”. Sul fronte italiano invece, il numero uno di Hofstätter ha raccontato di una vendemmia 2018: “Che è stata, pur lunga e stressante, come calciare un rigore senza portiere, l’85% del raccolto è stato come non mai e al 15% è mancato solo il tocco finale”, aggiungendo che, “quantità e qualità raramente coincidono, ma quest’anno è successo”.
Con un solo rimpianto, in termini di business. “Nonostante il leggero aumento nell’ultimo esercizio è difficile crescere, perché non c’è abbastanza uva per portelo fare”. Il mercato di destinazione dominante resta l’Italia, che incide per l’80%, mentre gli Stati Uniti sono il primo Paese estero.