Dalla salsa al rap, dallo stile Cuba allo streetwear. La svolta di Havana Club è già iniziata e punta ad abbassare l’età media del target di riferimento del rum più diffuso nell’isola caraibica e tra i più popolari nel mondo. “Siamo al lavoro da oltre un anno per il riposizionamento del brand”, racconta Gina Carpagnano, senior brand manager del marchio di proprietà del gruppo Pernod Ricard. L’obiettivo è abbracciare il mondo underground e street culture, per conquistare gli under 35 attraverso la partecipazione a eventi che nel 2019 hanno riguardato le discoteche, con ben 11 partecipazioni da Trento a Catania.
I progetti per l’anno in corso sono stati cambiati in corsa per le note restrizioni agli eventi, ma intanto continuano le collaborazioni con artisti e marchi di nicchia dello streetwear a partire dalla digital activation A Beat Of Rum con rappers come Pretty Solero e Joe Scacchi e come la partnership con lo streetwear brand Places+Faces.
Intanto, Havana Club si è ben difeso durante il periodo peggiore dell’anno, quello del lockdown, grazie alla presenza nel canale gdo, che vale il 60% del giro d’affari italiano. “Il segmento del rum ha avuto performance interessanti durante l’emergenza Covid-19 e ad aprile le vendite nell’intera gdo sono aumentate del 22% per questa categoria di prodotto”, precisa Carpagnano, convinta che l’horeca tornerà a crescere ma a piccoli passi. “Ci vorrà del tempo per tornare a questa ‘nuova normalità’ e i tempi differenziati per la riapertura dei locali pubblici nei diversi Paesi del mondo comporta ulteriore incertezza”, conclude la senior brand manager.