C’è il Prosecco Doc e Docg nei piani di sviluppo di Gruppo Italiano Vini, primo operatore nazionale del settore con un giro d’affari di 348 milioni di euro e controllato da Cantine Riunite & Civ (536 milioni di consolidato). Il 31 agosto si concluderà il rapporto di distribuzione per l’Italia avviato cinque anni fa con Carpenè Malvolti, uno dei brand storici del Superiore di Conegliano e Valdobbiadene, che è stato anche il primo marchio non di proprietà distribuito dal gruppo comprendente 18 brand tra cui Conti Formentini, Nino Negri e Folonari ed è certamente stato utile per acquisire una cultura nella commercializzazione di spumante nel mercato interno. In questi anni intanto, spiega la società in una nota, sono stati ottenuti importanti successi all’estero “con i propri Prosecco a marchio Bolla e Lamberti”. Giv ha quindi deciso di seguire il trend in forte crescita per la bollicina di Nordest, ampliando la gamma di spumanti a partire da una linea di Prosecco Doc Bolla destinata alla grande distribuzione e che dovrebbe essere messa in commercio a partire da settembre. Entro fine anno sarà inoltre presentato il Prosecco Superiore Docg sempre a marchio Bolla, destinato al canale horeca, che celebrerà il decennale dall’acquisizione dell’azienda veronese dall’americana Brown-Forman. Il progetto di investimento nelle bollicine è stato presentato all’organizzazione commerciale del gruppo, trovando pieno supporto anche in considerazione della “sete” di Prosecco che si sta diffondendo tra Europa e Stati Uniti. Corrado Casoli, presidente di Giv, sostiene che la collaborazione con Carpenè Malvolti “ci ha permesso di conoscere ancora più a fondo il trend e le dinamiche dei vini spumanti e di affrontare così con competenza e convinzione il mercato nazionale. Sono certo che grazie ai nuovi spumanti Prosecco che presenteremo al mercato continueremo ad ottenere i successi conseguiti in questi anni di collaborazione con Carpenè”. Attualmente il Prosecco genera il 9% del fatturato di Giv.