Gruppo Italiano Vini punta su Alibaba per crescere in Cina tramite il canale online di Tmall. Con l’accordo firmato martedì 11 ottobre nella sede dell’Ambasciata d’Italia a Pechino da Corrado Casoli, presidente del primo player nazionale nell’ambito wine, e il general manager di Tmall, Fang Wai, è stato formalmente avviato un progetto che prevede l’apertura del flagship store Giv nella piattaforma su cui Jack Ma punta per far decollare le vendite in Cina del vino italiano.
“Il target di vendita – ha dichiarato Marco Pizzoli, general manager di Giv Shanghai – è stimato in 100 mila bottiglie annue, traguardo che crediamo raggiungibile già dalla fine del 2017”. Ciò comporterebbe, evidenzia a Pambianco Wine il direttore commerciale di Giv, Marco Gobbi, un giro d’affari compreso tra 800 e 850 mila euro che certamente incidono poco sul valore complessivo delle vendite (Giv ha chiuso il 2015 con un giro d’affari di 358 milioni di euro, ndr), ma si tratta di un primo passo per entrare nel più promettente mercato mondiale con prospettive importanti soprattutto per i grandi ‘rossi’ del gruppo, già inseriti in piattaforma, tra cui spiccano l’Amarone Le Origini di Bolla e i Chianti della cantina toscana Melini.
“Siamo da qualche tempo presenti in Cina nel canale online tramite due partner con il marchio Cavicchioli – afferma Gobbi – e stiamo lavorando prevalentemente sugli spumanti. Ora con Alibaba, attraverso il flagship, potremo offrire una gamma completa operando in tutti i segmenti di prodotto e di prezzo, dal top price all’entry level”.