Dal centro di Roma a New York. Il gruppo che fa capo alla famiglia Asara, attivo nel campo del turismo, degli eventi e della ristorazione, punta dritto alla Grande Mela per replicare oltreoceano il successo dei due locali Ginger Sapori e Salute aperti nella capitale a partire dal 2012.
Il format è focalizzato sulla proposta dalla prima colazione alla cena di piatti healthy, con materie prime selezionate e biologiche, e una particolare attenzione alla sostenibilità. La presenza nel centro di Roma (un locale è al Pantheon e uno in zona Piazza di Spagna) è ormai consolidata grazie al flusso costante di turisti e impiegati, oltre a politici e funzionari di Camera e Senato, ma prima di estendere l’attività su Milano, prossima tappa in Italia, il gruppo ha deciso di concentrare tutte le energie sul progetto New York.
Il locale newyorkese aprirà nei pressi di Times Square nella primavera del 2023, appena conclusi i lavori di ristrutturazione. Il business plan per l’apertura a New York è di circa 3,5 milioni di dollari. “Eravamo partiti con il progetto prima della pandemia e avevamo scelto una location meno centrale – riferisce Dario Asara – ma poi abbiamo dovuto rallentare. Ora abbiamo scelto Times Square e apriremo in partnership con la famiglia May, che ha un’esperienza consolidata nella ristorazione a New York”. I May erano infatti conosciutissimi per il ristorante San Domenico, un’icona italiana nel cuore della Big Apple.
Il format andrà a ricalcare quelli italiani: uno spazio polifunzionale, aperto dalle 7 del mattino fino a sera, dove i local e i turisti potranno sedersi e gustare una cucina italiana mediterranea. Disposto su due piani per un totale di 700 metri quadrati (comprese le cucine), il Ginger americano disporrà di circa 250 posti a sedere tra interno e dehors su strada.
Perché New York? “La città, e in particolare la posizione vicina a Times Square, corrisponde alla vocazione del format – spiega Asara -. È ovviamente una delle zone più famose e trafficate tra turismo e presenza di uffici, inoltre la clientela media è attenta ai trend di cucina salutistica e al consumo di prodotti di alta qualità”.
Ginger punterà molto sulle bevande analcoliche, quindi come a Roma verranno proposte centrifughe, frullati di frutta e verdure, componente fondamentale della colazione e del brunch possibile. Per la sera, ampia proposta di cocktail alcolici e analcolici.
Il gruppo di aziende che fanno capo alla famiglia Asara, che oggi ha un giro d’affari vicino ai 10 milioni di euro, è entrato nel mondo della ristorazione nel 2012 con l’apertura del primo Ginger.
“Avevamo un piccolo villaggio turistico in Sardegna – spiega Dario Asara – e l’azienda agricola Le Masciare in Irpinia, dove si producono olio biologico e vini campani come Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi. Quando siamo partiti con il primo locale in una zona centralissima di Roma è stato subito un successo, tanto che abbiamo replicato. Poi, nel 2019, abbiamo aperto anche il ristorante Pesciolino in zona Piazza di Spagna che ha una proposta più classica”.
Il gruppo opera dunque lungo la filiera che va dal campo alla tavola, proponendo i propri prodotti nei ristoranti che gestisce.