Per Four Seasons è arrivato il momento delle riaperture. La catena di hotellerie di lusso è presente in Italia a Firenze, dove le porte della struttura che si trova a Palazzo della Gherardesca hanno riaperto al pubblico venerdì 19 giugno, e a Milano in via Gesù, che invece riprenderà le operazioni a partire dall’1 luglio. Nel frattempo, continua – e in realtà non si è mai interrotta – la trattativa che dovrebbe portare alla terza presenza di un hotel a marchio Four Seasons in Italia. La sede individuata è Taormina e la struttura al centro della trattativa di gestione è il San Domenico Palace. Per il momento non ci sono comunicazioni ufficiali e non si conoscono le tempistiche di questo nuovo ingresso. Inoltre, l’attenzione della società verso l’Italia è sempre molto alta per l’appeal del nostro Paese verso i mercati di riferimento della clientela Four Seasons, in particolare Stati Uniti e Far East. Con Taormina, le città “sorvegliate speciali” sono Roma e Venezia.
A Firenze, le novità della riapertura sono legate alla razionalizzazione dell’offerta food&beverage. Lo scorso anno, il Four Seasons disponeva di quattro ristoranti e tra questi spicca naturalmente lo “stellato” Il Palagio, affidato fin dall’apertura nel 2008 allo chef Vito Mollica. Si sono aggiunti poi Atrium Bar, la trattoria Al Fresco (con le pizze sfornate da Romualdo Rizzuti) e l’ultimo arrivo del Magnolia, con l’ex chef di Iyo, Haruo Ichikawa, impegnato nella preparazione del sushi e delle altre specialità asiatiche, che quest’anno non verrà riproposto. In questa prima fase, la riapertura riguarda solamente l’Atrium Bar, inserito nel contesto del parco interno all’hotel, nel cui menù sono stati inseriti alcuni grandi classici di Vito Mollica e le pizze di Rizzuti. Inoltre, ogni sera, due tavoli sono stati dedicati all’esperienza de Il Palagio con un menù degustazione studiato ad hoc. È stato invece “sacrificato” l’ormai tradizionale brunch domenicale, che però viene gestito come take away e da quest’anno anche come delivery. Questa razionalizzazione dovrebbe continuare fino a settembre, mese in cui si punta alla riapertura in modalità full operations de Il Palagio.
A Milano, il fulcro dell’attività f&B sarà il giardino, utilizzabile per tanti momenti del giorno, pranzo e cena compresi. Riapre anche il ristorante gourmet La Veranda, affidato allo chef Fabrizio Borraccino, con un menù basato su piatti più semplici, in particolare per il pranzo, mentre la cena manterrà il percorso già avviato con un tocco di semplicità in più. La riapertura sarà soft ma completa per tutti gli outlet e in più si prospetta la novità dei servizi take away e delivery anche per La Veranda. Un altro aspetto su cui Four Seasons punta per Milano è la Spa, progettata da Patricia Urquiola, e per la ristorazione si apre una prospettiva di crescita con il catering, che era stato già avviato negli ultimi anni senza dar troppa rilevanza al fatto. Nascerà quindi una sorta di “Four Seasons a casa”, servizio richiesto da un target di clientela come studi legali, banche, società finanziarie, privati, boutique della moda e location storiche come il museo Bagatti Valsecchi e come villa Serbelloni.
*notizia modificata il 24 giugno alle ore 17.07. Contrariamente a quanto riportato in precedenza, quest’anno il Magnolia non verrà riproposto all’interno del Four Seasons di Firenze. Ce ne scusiamo con i lettori e con gli interessati