Asiago dop in crescita nel 2017, in Italia e soprattutto nei mercati internazionali. Il bilancio del Consorzio di tutela ha infatti certificato un anno di successi per la specialità veneto-trentina che registra non solo un incremento dei consumi e dell’export, ma anche delle quotazioni per entrambe le tipologie, fresco e stagionato. Sostenute da un livello basso delle scorte, le quotazioni hanno visto l’Asiago Fresco crescere del +7,5% e l’Asiago Stagionato (2-3 mesi) raggiungere il massimo dell’ultimo decennio (+8%).
Complessivamente, nell’ultimo anno, sono state prodotte 1.571.365 forme di Asiago dop, di cui 1,33 milioni di fresco e 232 mila di stagionato. Quest’ultima tipologia ha registrato un aumento produttivo del 4,8% rispetto al 2016 e ha segnato un balzo record delle vendite del 19%.
In Italia, dove l’acquisto di formaggi ha avuto un incremento di poco superiore allo 0,9%, Asiago dop ha messo a segno un +1% dei consumi a volume (rilevazioni GFK-Eurisko). Significativo anche il +4,4% dell’indice di penetrazione di mercato, che raggiunge il 60,3 percento.
Quanto all’export, Asiago è l’unico, tra i principali formaggi dop di latte vaccino, ad aver registrato un incremento dei volumi (+2,2%), per un totale di 1.777 tonnellate piazzate oltreconfine. Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di destinazione, davanti a Svizzera e Australia (+51,6% a volume), per arrivare poi alla Germania (+5,2%). Oltre all’attività di promozione e di differenziazione del prodotto, puntando ad esempio su Asiago bio e Asiago Prodotto della Montagna, il Consorzio ha proseguito nell’intensa attività di tutela e protezione del marchio.
“Il plauso va alle aziende – afferma il presidente del Consorzio di tutela, Fiorenzo Rigoni – che hanno enfatizzato la qualità dell’Asiago dop con importanti riconoscimenti come l’Italian Cheese Awards, che lo ha decretato migliore formaggio italiano di montagna, o il Super Gold ai World Cheese Awards di Londra, la più grande competizione al mondo dedicata ai formaggi”.