Il gruppo tedesco Delivery Hero, che controlla Foodora e Hungryhouse, svetta nella classifica dei principali operatori mondiali (Cina esclusa) del food delivery, stilata dalla società di ricerche PitchBook Platform. La società, quotata in Borsa a Francoforte lo scorso 30 giugno con una raccolta di quasi un miliardo di euro in fase di collocamento, è stata valutata 4,5 miliardi di dollari e precede in graduatoria l’americana Instacart, valutata 3,4 miliardi, e la britannica Just Eat (2,4 miliardi).
In quarta posizione si piazza un’altra società tedesca, Hello Fresh, con 2,1 miliardi di valore, davanti alla statunitense Grubhug (2 miliardi). Completano la top ten, nell’ordine: Blue Apron (Usa, 1,9 miliardi), Takeaway.com (Olanda, 1,1 miliardi), Deliveroo (Gran Bretagna, 1 miliardo), Postmates (Usa, 751 milioni) e Doordash (Usa, 717 milioni).
Il mercato della consegna a domicilio del cibo è esploso nel 2015 grazie anche ai 5,7 miliardi di investimenti riversati nel settore da parte degli operatori finanziari, di cui 1,2 sono stati destinati al gruppo cinese Ele.me, non inserito in classifica. Lo scorso anno ha invece fatto registrare una contrazione degli investimenti e un aumento della concorrenza, per effetto dell’ingresso dei giganti Uber e Amazon, determinando la chiusura di realtà quali Take Eat Easy, Kitchit, Kitchensurfing. Nella prima parte del 2017, i fondi di venture capital hanno destinato circa 750 milioni di dollari alle società di food delivery, ma ciò non è bastato per evitare l’uscita di scena di altre società come ad esempio Maple e Sprig.
L’acquisizione di Whole Foods da parte di Amazon, sottolineano gli analisti di PitchBook Platform, non costituisce certo una buona notizia per Instacart, che era il partner scelto da Whole Foods per le consegne a domicilio prima delle nozze con il colosso delle vendite online.