Gruppo Italiano Vini ha contenuto gli effetti della crisi pandemica, limitando la flessione dei ricavi al -3% e chiudendo l’anno fiscale 2020 con un preconsuntivo di 395 milioni di euro. “Ci siamo difesi, anche se il bilancio vedrà una riduzione della marginalità dovuta al fatto che abbiamo portato avanti tutti i progetti avviati, senza particolari tagli di spesa”, precisa la dg del gruppo veronese, Roberta Corrà, evidenziando anche come il ricorso alla cassa integrazione sia stato limitato alle sole cantine più focalizzate nella distribuzione al canale horeca e non oltre le due settimane al mese nei casi di maggior flessione degli ordini. I marchi che invece sono distribuiti prevalentemente in gdo hanno lavorato con continuità, mettendo a segno incrementi di vendite. A brillare, in particolare, sono stati i vini con marchio Lamberti, Bolla e Melini.
Il contributo di Gruppo Italiano Vini è determinante nella tenuta del consolidato di Cantine Riunite & Civ, a cui fa capo la realtà con sede a Calmasino di Bardolino (Verona), e che a livello di preconsuntivo si aggira attorno ai 600 milioni di euro. Riunite, società cooperativa con sede a Reggio Emilia, si conferma pertanto leader nazionale per giro d’affari nell’ambito del vino.
Tornando a Giv, Corrà precisa che: “Nei primi due mesi del 2020 l’attività è stata sostenuta, poi però l’inizio della pandemia ha frenato le vendite legate alla ristorazione e al fuori casa in Italia. L’estate è stata molto buona, ma in due mesi non abbiamo potuto compensare le perdite precedenti e successive al periodo. Grande distribuzione ed estero hanno performato bene durante tutto l’anno”.
E il 2021? “Non avevamo aspettative particolarmente favorevoli, anche se qualche miglioramento ce lo saremmo aspettato ma poi le successive ondate della pandemia hanno compromesso la situazione. Confidiamo in un recupero dell’horeca per il secondo semestre, a seguito di un buon andamento della campagna vaccinale in Italia e in Europa e di un indebolimento del virus. Negli Usa la situazione sta migliorando e la nostra filiale statunitense è molto fiduciosa sui tempi del ritorno alla normalità. E anche in Gran Bretagna la road map per le riaperture sembra essere ben delineata. In Italia e in Europa, purtroppo, questa chiarezza ancora manca”.
Nel frattempo, Giv sottolinea la forte crescita delle vendite online, dove opera sia attraverso piattaforme specializzate sia con il proprio sito Vinicum, arricchito di contenuti editoriali e di informazioni sui vini proposti al consumatore. “Più che un puro e-commerce, il nostro sito è stato impostato con l’obiettivo di comunicare i vini del gruppo e inoltre propone anche prodotti di altre realtà, tra cui spirits, Champagne e vini di Borgogna. Non puntiamo a tutti i costi al fatturato. Inoltre, è una piattaforma dedicata ai soli vini destinati all’horeca”, afferma Corrà,
Tra le novità per l’anno in corso spiccano i nuovi vini (Ribolla Gialla e Friulano) a marchio Conti Formentini, cantina che ora si avvale di un enologo dedicato. Ed è sempre alta l’attenzione verso le tematiche della sostenibilità, con progetti specifici in fase di lancio.