Passa di mano il gruppo abruzzese Farnese Vini. A poche ore dalla fine dell’anno, è trapelata la notizia che la trattativa tra Nb Renaissance Partners e Platinum Equity si era conclusa con la vendita da parte del primo fondo (che a sua volta aveva acquisito Farnese Vini nel 2016 da 21 Investimenti) al secondo, fondato nel 1995 da Tom Gores. La conferma è giunta il 2 gennaio attraverso un comunicato nel quale non compaiono cifre. Il valore dell’operazione è stato però indicato da Equita, società di consulenza finanziaria per conto dell’acquirente, in circa 170 milioni di euro, pari a dieci volte l’ebitda registrato lo scorso anno.
Si chiude così, in poco più di due mesi, una delle più interessanti trattative legate al mondo del vino negli ultimi tempi. A Farnese Vini si erano interessate diverse società e a un certo punto sembrava che la strada dovesse portare verso l’Australia, con Accolade (a sua volta controllata da Carlyle) come potenziale compratore.
Nei tre anni di investimenti di Nb Renaissance Partners, i ricavi di Farnese sono aumentati con una media annua del 13%, salendo da 52 milioni di euro nel 2016 a più di 76 milioni di euro nel 2019. È andata anche meglio per quanto riguarda la marginalità: l’ebitda è infatti aumentato mediamente del 18% l’anno, salendo così dal 20,6% rispetto al fatturato nel 2016 al 23,0% nel 2019. La società venditrice attribuisce questo risultato a un assieme di fattori: penetrazione selettiva del canale off-trade (catene di vendita al dettaglio), con proposta di marchi propri e posizionamento dei prezzi premium; premiumization del mix di prodotti; rafforzamento della crescita in mercati sotto-penetrati e ad alto potenziale; estensione della gamma di prodotti ai vini toscani di alta qualità, in partnership con un rinomato produttore locale; miglioramenti operativi e risparmi sui costi.
Il cambiamento di proprietà avviene in piena continuità per quanto riguarda la figura e il ruolo di Valentino Sciotti, cofondatore di Farnese Vini, che reinvestirà a fianco di Platinum Equity e rimarrà presidente esecutivo per guidare la società verso la sua nuova fase di sviluppo.
“L’azienda – si legge nella nota – ha costruito il suo successo su un modello di business innovativo, flessibile e asset-light: Farnese non detiene la proprietà dei vigneti, ma si approvvigiona di uve e vini attraverso rapporti di lungo termine con circa 200 piccoli viticoltori e vinificatori, principalmente nelle regioni del Sud Italia caratterizzate da un’alta qualità del vino”. Farnese produce e distribuisce vini di sei regioni del centro-sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia, Toscana e Sicilia) e lo fa principalmente all’estero, dove ottiene il 97% dei ricavi. I principali mercati di destinazione dei suoi vini sono Germania, Svizzera, Canada, Olanda, Belgio e Giappone.
“Dopo gli ottimi risultati raggiunti anche grazie al sostegno di Nb, riteniamo che ci siano significative opportunità di crescita non sfruttate in nuovi mercati e segmenti, soprattutto nei Paesi emergenti, dove i millennials stanno facendo della ‘wine experience’ una nuova abitudine. Siamo felici di iniziare questa nuova fase di crescita con Platinum Equity come nuovo partner”, ha dichiarato Valentino Sciotti.