“Stiamo investendo, in campagna e in cantina”. Matteo Lunelli, presidente di Cantine Ferrari, anticipa a Pambianco Wine i programmi della principale casa spumantistica italiana del metodo classico, che sta per chiudere un 2016 caratterizzato da successi e tante novità: completamento della gamma delle riserve Perlè con il nuovo Perlè Bianco, lancio nel mercato del Giulio Ferrari collezione 1997 a edizione limitata, punteggi sempre più alti attribuiti dalle guide specializzate.
Gli investimenti in terreni saranno legati alla strategia di inserimento di prodotti differenziati di alta gamma e alta quota. A tal fine, Ferrari ha convertito a vigneto un terreno boschivo di tredici ettari posto a circa 700 metri d’altezza sopra villa Margon, il palazzo cinquecentesco recuperato come sede di rappresentanza dell’azienda, e denominato ‘vigneto Alto Margon’. Si tratta del secondo vigneto per altitudine del brand Ferrari, dopo quello posizionato ad Arco di Trento, dove però le conseguenze dell’alta quota sono parzialmente mitigate dall’influenza del clima del Garda. “Stiamo andando sempre più in alto e continueremo in tale direzione” afferma Lunelli.
Per quanto riguarda le strutture, Ferrari ha in progetto un ampliamento della cantina di Trento che sarà affidato a un grande architetto, chiamato a ridisegnare “almeno in parte” la struttura esistente e ben visibile dall’autostrada del Brennero. “L’affidamento dell’incarico – afferma Lunelli – rientra in un programma pluriennale molto ambizioso, mirato all’allargamento produttivo e alla riqualificazione della struttura, che dovrà saper offrire un racconto sempre più emozionale ai suoi visitatori”.
Il terzo fronte degli investimenti riguarda la comunicazione, con campagne mirate a stampa specializzata da un lato e testate lifestyle dall’altro, e in un secondo momento anche la rete dei wine bar, con l’obiettivo di mettere a segno una nuova apertura all’estero tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.
Ferrari Fratelli Lunelli punta a chiudere il 2016 con un aumento che potrebbe variare dall’high single digit al double digit, a seconda dei risultati ottenuti durante le prossime vendite natalizie. L’obiettivo minimo è fissato nell’ordine del +8% rispetto a un 2015 a sua volta concluso con un balzo del 12% a 56,2 milioni di euro. La linea Perlè vale ormai il 20% dei ricavi. “Siamo molto orgogliosi – conclude Lunelli – per aver saputo creare una bollicina che coniuga l’eccellenza assoluta a numeri importanti, con ottime performance nel mondo della ristorazione. In prospettiva, vogliamo mantenere un tasso annuo di crescita attorno al 15% nell’export e sul 5-8% in Italia”.