“Puntiamo a 80mila bottiglie tra Etna bianco ed Etna rosso”. A parlare è Andrea Farinetti, uno dei tre figli di Oscar, al quale il padre ha affidato la parte vini e che ora è al lavoro in Sicilia per dare il via al progetto Carranco, primo investimento nell’isola avviato nel 2018 in partnership con Francesco Tornatore. Le cifre sono ancora contenute, si parla di 120mila euro nell’ultimo anno, ma che dovrebbero salire a 210mila entro il 2020 con l’apertura dei mercati Usa, Olanda e Belgio, dopo aver iniziato la vendita delle bottiglie con buoni risultati per Italia, Giappone, Canada e Svezia.
Inoltre, stanno per partire i lavori di realizzazione della cantina nella villa padronale della struttura. “Il nostro desiderio – ha affermato Andrea Farinetti – è costruire, nel giro di due anni, una vera cantina che rinasca nel palmento settecentesco presente nella villa di Carranco. Inizialmente ci appoggeremo per la vinificazione alla cantina del Cavalier Tornatore, nostro socio e amico. L’obiettivo sarà quello di produrre dalle 60 mila alle 80 mila bottiglie di altissima qualità tra Etna Bianco e due o tre varianti di Etna Rosso”.
La tenuta Carranco si estende per 8 ettari vitati e coltivati con i vitigni autoctoni dell’Etna, Nerello Mascalese per l’Etna Rosso e Carricante per l’Etna Bianco, con vigne vecchie di 50-60 anni. Le vigne sono situate a 500 metri di altitudine sul versante nord dell’Etna considerato il più vocato alla viticoltura grazie al suolo fertile ricco di minerali e materiali eruttivi, e alle escursioni termiche tra il giorno e la notte molto importanti per la vite.
“La qualità – sostiene Farinetti – è già altissima e crescente, grazie ai tanti produttori storici etnei. Noi proveremo a dare il nostro contributo da forestieri, ma con la spinta e le capacità che ci può dare un grande produttore come Tornatore. Siamo certi che queste terre nei prossimi 5 anni cresceranno di valore, così come i loro vini, arrivando a toccare livelli che ad oggi non possiamo immaginare”.