Cambio di amministratore delegato per Genagricola. Il presidente della società agricola del gruppo assicurativo Generali, Giancarlo Fancel, ha assunto pro tempore l’incarico dopo la scadenza del mandato precedentemente affidato ad Alessandro Marchionne, destinato a nuovi progetti personali. È stato lo stesso Fancel a comunicare la novità alla stampa riunita per la presentazione del recupero della villa situata all’interno di Torre Rosazza, tenuta da 90 ettari vitati nei Colli orientali del Friuli, che ha riportato alla luce i pregiati affreschi che adornavano le stanze della dimora che fu della famiglia Antonini di Grazzano.
“Il nuovo amministratore delegato arriverà a settembre – ha dichiarato Fancel a Pambianco Wine&Food – e darà il via a un percorso di valorizzazione del brand e di sviluppo commerciale. Partirà da una base molto solida per effetto degli investimenti effettuati negli ultimi anni sotto il profilo della riqualificazione immobiliare e tecnica”.
Proprio l’intervento effettuato nella tenuta friulana rappresenta uno dei principali investimenti portati a compimento nell’ultimo periodo dalla più grande azienda agricola italiana per superficie. “Il recupero ha richiesto un esborso importante – ha precisato Fancel – ma non potevamo permettere che questo prezioso immobile cadesse a pezzi. Abbiamo così recuperato un patrimonio e creato un punto di accoglienza per chiunque voglia ammirare un pezzo di storia del Friuli”.
A Torre Rosazza, peraltro, tutto è pronto per la fase due: entro la vendemmia 2021 sarà operativa la nuova cantina, che si aggiungerà a quella attuale per dare più respiro alle operazioni e per puntare con decisione sulla produzione di spumante metodo classico partendo da uve Schioppettino. Questa bollicina viene prodotta oggi da Torre Rosazza in quantitativi limitati, poco più di 5mila bottiglie, ma l’attuale dirigenza crede nel progetto. “La nuova cantina – promette Fancel – ci permetterà di migliorare ulteriormente la qualità della produzione e di valorizzare Torre Rosazza come brand a se stante. Non vogliamo essere soltanto una società assicurativa che fa vino; vogliamo fare vino di qualità e farci conoscere come azienda che investe nel territorio”. E in tal senso procedono anche gli investimenti su Ca’ Corniani, la maxi proprietà di Genagricola in Veneto orientale coltivata a seminativo, che nei prossimi giorni verrà aperta al pubblico dopo la realizzazione di 32 km di piste ciclabili al suo interno, dando così ai milioni di turisti che affollano le località balneari venete di entrare in un altro mondo, quello rurale. “Ca’ Corniani sarà un luogo aperto, sostenibile e un esempio dell’importanza nel rapporto tra agricoltura, ambiente e persone. Speriamo possa essere un luogo frequentato da tantissime persone”, conclude Fancel.
Nel 2018 Genagricola ha fatturato circa 50 milioni di euro, di cui un terzo dal vino e due terzi dagli altri prodotti ricavati dalle sue proprietà, composte da 23 aziende in Italia e 2 all’estero, per un totale di 13mila ettari coltivati.