Falesco ha scelto Facebook come canale per comunicare il passaggio di consegne da prima a seconda generazione. Con un post sul più popolare dei social network, Dominga, Marta ed Enrica Cotarella hanno annunciato di aver ottenuto l’affidamento dell’azienda di Montecchio (Terni), che produce i suoi celebri vini tra Umbria e Lazio, dai genitori Riccardo e Renzo Cotarella, che la fondarono nel 1979.
“Oggi 9 dicembre 2016 alle ore 19 – ha scritto Enrica – i nostri genitori hanno deciso di darci in anticipo il regalo di Natale donandoci l’azienda! Un grazie dal profondo del cuore con la promessa che ci metteremo tutto il nostro impegno e il nostro entusiasmo e tutta la nostra passione per non deludere questa grande dimostrazione di fiducia! Da domani inizia un nuovo ed entusiasmante capitolo per la nostra azienda”.
Il cambiamento è stato confermato due giorni dopo, domenica 11 dicembre, durante un pranzo privato organizzato dalla famiglia Cotarella, i cui capostipiti certamente non si ritirano dal mondo del vino. Riccardo, padre di Dominga, è presidente di Assoenologi, già responsabile del comitato vini di Expo 2015 ed enologo di venticinque realtà di rilievo dal Nordest (Villa Sandi, Genagricola) alla Puglia (Leone De Castris, Futura 14 di Bruno Vespa), aggregate in Wine Research Team. Il fratello Renzo, padre di Marta ed Enrica, è invece amministratore delegato del gruppo Marchesi Antinori.
Falesco ha chiuso il 2015 con 11,6 milioni di ricavi, in crescita del 5,5% rispetto al 2014, con una produzione di 3,1 milioni di bottiglie su 110 ettari di proprietà tra Montecchio, dove si trova la cantina aziendale, e Montefiascone (Viterbo), zona dei vigneti storici dell’azienda tra cui gli autoctoni Roscetto, Aleatico, Trebbiano e Malvasia. Tra i vini più prestigiosi compaiono Marciliano e Montiano, entrambi ottenuti da vitigni internazionali, mentre le uniche produzioni a origine controllata a marchio Falesco sono l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone (doc) e il Sagrantino di Montefalco (docg).