Non solo Milano per Exit che punta ad espandersi oltre i confini lombardi arrivando a quota dieci ristoranti nell’arco dei prossimi cinque anni. Il primo step fuori dal capoluogo meneghino arriva proprio in questi giorni con l’inaugurazione di Spiaggia Urbana a Forte dei Marmi che, con circa 120 coperti, prende casa al civico 12 di via Achille Franceschi.
“Vogliamo capire come il concetto si traduce fuori dall’ambiente milanese”, spiega Stefano Scaroni, fondatore di Exit insieme a Matias Perdomo, Simon Press e Thomas Piras, ovvero il trio alla guida del ristorante Contraste. “Avevamo bisogno di uscire dalla comodità e testare la nostra idea di ristorazione in un ambiente diverso. Per Spiaggia Urbana i ritmi e le proposte si regolano sulla vita vacanziera”.
Per il 2023 l’apertura di Spiaggia Urbana seguirà infatti il ciclo estivo e la chiusura stagionale è quindi attesa per ottobre. “Effettueremo poi una parziale azione di rinnovamento per implementare lo spazio interno e, se sarà possibile, riapriremo per Natale. Dall’anno prossimo, invece, contiamo di estendere il periodo di apertura a tutto l’anno”.
Ad oggi quindi il gruppo Exit conta tre locali a Milano – Gastronomia Urbana, Pastificio Urbano e il neonato Exit Bar – e uno a Forte dei Marmi, per un totale di quattro insegne e un fatturato che, con la nuova apertura, dovrebbe attestarsi tra i 7,5 e gli 8 milioni di euro.
“A partire da settembre metteremo in atto un importante piano di costruzione del brand che porterà, nell’arco dei prossimi cinque anni, all’apertura di altri sei locali, arrivando così a un totale di 10. L’idea è creare un altro format di Exit a Milano, per poi portare tutti i modelli del gruppo in altre località sia italiane sia estere”. Per l’Italia “prevediamo due aperture, di cui una in montagna e una probabilmente in un’altra città. Per l’estero, invece, stiamo guardando Stati Uniti, Dubai, Francia”, conclude Scaroni.