Esselunga riparte da Giuliana Albera Caprotti, vedova del fondatore Bernardo Caprotti, e da sua figlia Marina Sylvia Caprotti. Le detentrici del 70% delle quote hanno infatti liquidato i figli di prime nozze di Bernardo, Giuseppe e Violetta Caprotti, versando 1,83 miliardi di euro, ottenendo così il rimanente 30% delle azioni. Il closing della lunga diatriba è previsto per il 27 aprile. In questo modo, la valutazione complessiva della società Supermarkets Italiani ammonta a 6,1 miliardi di euro.
Nel comunicato diffuso dal gruppo Esselunga si precisa che il prezzo di acquisto sarò corrisposto “mediante una combinazione di apporto di capitale da parte delle azioniste di maggioranza pari a 535 milioni di euro e da debito bancario derivante da linee di credito messe a disposizione da un pool composto da principali istituti di credito italiani e internazionali, per un ammontare pari a 1.312 milioni di euro”. Nella fattispecie, Giuliana e Marina Caprotti avrebbero versato direttamente 100 milioni, e un investitore finanziario avrebbe versato gli altri 435 milioni ottenendo in cambio una partecipazione pari al 32,5% del capitale di La Villata, polo immobiliare che ha in portafoglio una parte consistente dei 159 supermercati di Esselunga.
“Siamo orgogliose di poter continuare il nostro impegno personale per lo sviluppo e il successo di Esselunga e abbiamo grande fiducia nel team dirigenziale e in tutte le persone che lavorano nel gruppo”, hanno commentato Giuliana e Marina Caprotti in una nota. Ha aggiunto Sami Kahale, ceo di Esselunga: “Grazie a questa decisione proseguiremo con determinazione l’esecuzione del nostro piano industriale di cinque anni che è iniziato nel modo migliore. In questo difficilissimo periodo di emergenza siamo interamente concentrati nel servire la nostra comunità”.
Nel frattempo, Giuseppe Caprotti ha costituito un fondo da 10 milioni a sostegno di iniziative terapeutiche in Lombardia contro il coronavirus e per un piano a favore delle categorie più deboli colpite dagli effetti dell’epidemia. L’iniziativa sarà realizzata in coordinamento con la Regione Lombardia e il Comune di Milano.