Tanti giovani, più proposte, destagionalizzazione, aumento dello scontrino medio. Sono diverse le evidenze emerse nel ‘Report Enoturismo e Vendite Direct-to-Consumer 2024’ realizzato dall’impresa tecnologica Divinea.
Secondo lo studio, il ‘fatturato’ che nasce dai servizi enoturistici è cresciuto dell’11% nel 2023, attestandosi sui 3,8 milioni di euro. Il dato è frutto delle informazioni raccolte sulle 235 cantine, su base comparabile, che hanno utilizzato il software Wine Suite dell’azienda, oltre alle metriche di Google Analytics.
Ampliando l’analisi a 350 cantine, con lo stesso metodo di indagine, emerge come nel 2023 siano cambiati anche i giorni di apertura di questi servizi enoturistici: sono salite al 78% le aziende visitabili di sabato, ovvero quasi +30%, mentre il 54,2% si sono attrezzate per accogliere visitatori anche la domenica. Inoltre, è incrementata la quota di esperienze proposte, arrivate a sei contro la media di 4,7 del 2022.
Ad incoraggiare le visite, secondo il report, sono principalmente due fattori: da una parte le temperature più miti in autunno e inverno e dall’altra un numero crescente di aziende che hanno sviluppato offerte stagionali mirate. I dati confermano questo trend: tra marzo, aprile, novembre e dicembre si sono registrate più del 25% del totale delle visite (+4% sul 2022). “Un numero importante che conferma un cambiamento della stagionalità dell’enoturismo che storicamente si è sempre focalizzato nei mesi che vanno da maggio ad ottobre”, commenta Divinea.
Considerando il target, i giovani “sono sempre più interessati a queste esperienze”. A conferma di ciò, il 43,8% di chi ha prenotato un’esperienza in cantina nel 2023 ha tra i 25 e i 34 anni, seguono le fasce 35-44 (23,1%) e 45-54 (15,3%) che è rappresentata da famiglie.
I dati del report “evidenziano come una strategia ben implementata verso il consumatore finale possa non solo portare a una crescita significativa delle vendite dirette, ma anche a un incremento, fino al raddoppio, dei margini di vendita delle cantine”. A tal proposito, nel 2023 il 76,5% di visitatori ha effettuato acquisti dopo un’esperienza in cantina, testimoniando un aumento rispetto al 73,8% dell’anno precedente, così come è salito lo scontrino medio del 19% sul 2022.
“L’enoturismo si rivela una leva economica sostenibile per la maggior parte delle cantine italiane, a condizione che l’esperienza di visita venga concepita non solo come un momento di accoglienza, ma come un’opportunità per creare e rafforzare legami duraturi con il visitatore”, afferma Roberto Villa, CMO ed esperto digitale di Divinea. “La nostra indagine evidenzia come l’investimento in relazioni significative con i clienti durante le esperienze in cantina si traduca in un vantaggio tangibile: la possibilità di generare valore continuo e di incrementare le vendite dirette di prodotti e servizi nel tempo. In quest’ottica, l’enoturismo non è soltanto un’esperienza, ma diventa un pilastro strategico per il successo e la crescita economica delle aziende vinicole.”