Eataly punta a rafforzare il mercato nord americano con l’apertura, entro la fine del 2023, del terzo punto vendita a New York e del secondo a Toronto.
Il terzo Eataly statunitense sarà localizzato al numero 200 di Lafayette Street, nel cuore di Soho, a metà strada tra i due negozi già esistenti, Eataly Flatiron e Eataly Downtown, nel Financial District. Il locale si svilupperà su una superficie di 1.700 metri quadri, dove i consumatori potranno gustare i prodotti a ogni ora, dalla colazione alla cena, oppure acquistarli e cucinarli a casa. A Toronto, invece, Eataly aprirà il suo secondo punto vendita all’interno di Cf Sherway Gardens, una delle principali destinazioni di shopping della città, su una superficie di 2.400 metri quadri.
“Eataly – ha dichiarato Andrea Cipolloni, Amministratore Delegato di Eataly – continua con i piani di sviluppo negli Stati Uniti e Canada accelerando l’espansione globale in un mercato di primaria importanza”.
Le nuove aperture arrivano dopo la ristrutturazione proprietaria annunciata qualche mese fa. A fine settembre, infatti, Investindustrial e Eataly hanno reso noto l’accordo per portare il private equity a detenere il 52% della società proprietaria della catena fondata dall’imprenditore Oscar Farinetti. L’operazione prevede un aumento di capitale di 200 milioni di euro e un concomitante acquisto da parte di Investindustrial di una parte delle quote detenute dagli azionisti esistenti. Secondo il deal, al closing, Investindustrial deterrà il 52% del capitale, mentre i soci storici Eatinvest (famiglia Farinetti), la famiglia Baffigo / Miroglio e Clubitaly (Tamburi Investment Partners) manterranno complessivamente il restante 48% del capitale.
Nel 2021 Eataly ha registrato ricavi per circa 464 milioni di euro (+31% rispetto al 2020) e un ebitda di circa 14 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2020. Questi risultati hanno superato le previsioni di bilancio e anticipano un’accelerazione per il 2022: stando a quanto dichiarato dallo stesso Farinetti a Il Sole 24 Ore, l’anno in corso chiuderà attorno ai 600 milioni di fatturato a livello globale.