Dopo Brera, Eccellenze Campane già pensa all’hinterland milanese. Il concept del food “made in Campania”, ideato a Napoli ed esportato anche a Londra, ha aperto i battenti a metà dicembre a Milano in via Cusani 1, nello spazio da 800 metri quadrati noto ai milanesi per aver ospitato la pescheria Da Claudio. L’inizio è stato più che soddisfacente, tanto da spingere Paolo Scudieri, patron del gruppo Adler (settore automotive, 1,5 miliardi di ricavi e 15 mila addetti) e presidente della società, a preparare le basi per un secondo step in terra lombarda dove portare il meglio del cibo campano. “Volevamo presidiare Milano – spiega Scudieri a Pambianco Wine&Food – perché riteniamo che sia il più importante palcoscenico gastronomico italiano, la città caratterizzata dalla migliore offerta food in Italia e dalla presenza della miglior critica del settore. E siamo particolarmente contenti di aver trovato spazio a Brera, eccellenza delle eccellenze, in una location dalla storia importante”.
Che obiettivi si è dato per Milano?
Milano è sfidante, e non soltanto in termini di conto economico. Al budget materiale si somma quello immateriale, che abbiamo individuato nella diffusione della cultura gastronomica campana, della nostra dieta mediterranea, dei concetti di filiera corta, dei prodotti stagionali e dell’alta qualità. In termini di fatturato, vorremmo chiudere tra i 4 e 5 milioni di euro entro il 2019 evitando accuratamente la massificazione delle operazioni e tenendo la barra dritta su artigianalità e cura per i dettagli.
Quando pensate di arrivare a break even?
Dovremmo farcela già nel 2019, anno in cui pensiamo di estendere la presenza di Eccellenze Campane nell’hinterland milanese e non tanto nei centri commerciali, quanto in luoghi dove l’esperienza gastronomica può avere un impatto particolarmente forte.
E dopo Milano?
Entro fine anno apriremo a San Paolo del Brasile, dove ci sono quattro milioni di immigrati italiani che possono diventare gli alfieri della diffusione dell’eccellenza campana. La location è stata individuata nel quartiere di Jardins, con un format abbastanza simile a quello di Milano.
Qual è stato il ruolo di Banco Bpm nell’ingresso di Eccellenze Campane in Brera?
Con Bpm e con il suo amministratore delegato Giuseppe Castagna c’è un rapporto consolidato, perché ha sempre seguito il gruppo Adler e ha una visione profonda della nostra mission imprenditoriale. La banca non possiede quote sociali ma rappresenta un partner strategico, essendo fortemente radicata sul territorio lombardo.
A chi fa capo Eccellenze Campane?
Per il 50% al gruppo Adler e per il 50% a mio figlio Achille, che già occupa un posto nel consiglio di amministrazione della holding Adler Group.
Com’è andato il 2017?
I ricavi hanno superato i 7 milioni di euro considerando i due punti vendita di Napoli, a cui si aggiunge Londra con l’equivalente di 1,5 milioni di euro. Il 2018 sarà sicuramente in crescita ma prima di darci un budget, vogliamo valutare l’andamento dello store di Milano.